martedì 11 ottobre 2016

SURFABLOG.COM INTERVISTA MAX BLAU: IL VICE PRESIDENTE DI NIKE FOOTWEAR

Dopo averlo intervistato nel 2015 a Berlino in occasione dell’uscita dell’Hypervenom 2, dopo averlo incontrato a Monaco per il rilascio della Tiempo 6 ed infine dopo averlo rivisto a Parigi in occasione degli Europei, eccovi oggi la mia quarta intervista a Max Blau. Max lavora con Nike da 14 anni, e durante la sua carriera ha ricoperto ruoli chiave nell’ambito dello Sportswear, nel Tennis, negli Action Sports e nel Calcio. Attualmente è il Vice Presidente di Nike Footwear, in cui supervisiona tutti i progetti realizzati dal brand. Clicca su “Continua a Leggere” per l’intervista completa.


Ciao Max, com’è stato possibile che Nike abbia fatto più progressi negli ultimi due anni che nei venti precedenti?
“La scienza ha finalmente raggiunto le ambizioni di Nike. Ora siamo in grado di impegnarci in processi di produzione di prototipi molto rapidamente, ed il “Finite Element Analysis” ci permette di provare una moltitudine di differenti configurazioni dei concept in un tempo molto ridotto. Attraverso ogni interazione e risultato, apprendiamo e capiamo i miglioramenti da apporre al prototipo. Ad esempio la tecnologia Anti-Clog Traction, che permette di non far accumulare il fango sotto gli scarpini, è l’esempio che Nike è stato il primo brand a pensare a questa problematica e a risolverla”.

A proposito di Anti-Clog Traction, me ne avevi parlato quando ci siamo visti nel Giugno scorso a Parigi. Avete fatto ulteriori progressi con questa tecnologia durante questi mesi?
“Noi continueremo sempre a migliorare questa tecnologia, ed al momento abbiamo avuto dei feedback molto positivi dai calciatori che l'hanno provata. Ora che il clima sta cambiando e tornerà a piovere, vedrai che saranno in tanti ad usare l’Anti-Clog di Nike”.

Sia per il logo design che per il loro comfort, la MagistaX e la MercurialX sembrano essere delle normali sneakers. Pensi che come è successo per le scarpe da basket, anche quelle da calcio potranno essere utilizzate come semplici sneakers?
“Sono definitivamente dei modelli crossover. A loro aggiungerei anche la HypervenomX e la collaborazione tra Neymar e Jordan. Noi li progettiamo per essere usati per il calcio in spazi ristretti, ma sicuramente possono essere anche indossate ed usate come regolari sneakers".

Avete mai pensato di mettere la tecnologia Nike Air sotto le suole degli scarpini?
“In realtà siamo più concentrati a rendere il piede e lo scarpino il più vicino e connessi possibile, piuttosto che inserire un ulteriore strato come il Nike Air, tra piede e suola”.

Per concludere, come deve essere per te lo scarpino del futuro? E a che percentuale è Nike al raggiungimento del suo scopo?
“Ah, non possiamo dirlo così prematuramente, ma ti assicuro che non ci sarà mai il raggiungimento dello scopo, perché continueremo ad evolverci sempre per quanto riguarda il futuro. Siamo comunque molto soddisfatti di quello che stiamo facendo e della direzione presa”.

Ringrazio Max che è sempre molto disponibile ed Elisa per aver organizzato l’intervista.
Ps
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