venerdì 22 giugno 2018

SURFABLOG.COM INTERVISTA MASSIMO MAZZA: COUNTRY MANAGER DI LE COQ SPORTIF

Giovedì sera, in occasione della presentazione della nuova maglia della ACF Fiorentina per la stagione 2018/19 (per saperne di più clicca qui), ho avuto il piacere di intervistare Massimo Mazza, il country manager di Le Coq Sportif. LCS è un brand francese fondato in Francia nel 1882, e dal 2015/16 è sponsor tecnico della Fiorentina. Vai su “Continua a Leggere” per vedere quello che ci siamo detti.


Ciao Max, come prosegue la collaborazione tra Le Coq Sportif e la ACF Fiorentina?
“Come Le Coq Sportif questo è il quarto anno che abbiamo il privilegio di lavorare con la Fiorentina, e spero che questa collaborazione durerà per tanti anni, perché ci teniamo davvero. Io non sono di Firenze, ma in questo periodo ho avuto il piacere di conoscere e di apprendere quanto i cittadini ci tengano a questa squadra. Il nostro marchio è ricco di storia, così come quella della Fiorentina, e ogni anno cerchiamo di fare qualcosa che abbia un senso e che evidenzi il legame vero che c’è tra le due parti.”

Come mai la scelta di unire il Calcio Moderno con il Calcio Storico fiorentino?
“Abbiamo iniziato l’anno scorso a raccontare il Calcio Storico, ed è un progetto di cui siamo estremamente orgogliosi che ci permette di esprimere il legame vero e sincero che c’è con la città e con i suoi quartieri. Abbiamo fortemente voluto portare avanti questa storia con la società, e vogliamo proseguire con questa linea anche per i prossimi anni.”

Quali sono le novità nelle maglie di quest’anno?
“Le maglie di quest’anno presentano molte novità. Il materiale è completamente diverso e parte da lontano, perché è cotone, quindi ti invito a toccare la divisa. Ricorda quelle che venivano fatte un tempo, ma con un alto contenuto tecnologico (mix di poliestere e di fibra di ceramica). Si parte dal cotone, ma con altri materiali sintetici si è arrivati ad un risultato molto più performante rispetto alle divise progettate fino ad oggi. Su ogni maglia c’è il Saluto alla Voce e lo scudo che racchiude i quartieri di Firenze.”

Come mai la scelta dei pantaloncini neri?
“E’ un riferimento alle stagioni degli anni ’30 e degli anni ’70 in cui erano stati indossati ed avevano portato fortuna.”

Come nascono le maglie?
“Noi abbiamo un focus group che suggerisce le idee, ma poi il lavoro vero avviene ogni volta che andiamo a Firenze, dove coinvolgiamo direttamente i tifosi. Ad esempio ho scoperto che i tassisti sono tra i principali supporter viola, ed ogni volta che prendo un taxi mi capita di fare domande su che colore, che materiale e che design vorrebbero per la maglia del prossimo anno. In un secondo momento ci si interfaccia con la società, quindi è un lavoro a 100 mani. Siamo molto contenti del risultato ottenuto quest’anno, in particolare sul colore, che è il tono più corretto e che rappresenta al meglio.”

Da quanto tempo ricopri il ruolo di country manager di Le Coq Sportif?
“Sono in azienda da quattro anni, ovvero dalla prima stagione che è iniziato il rapporto con la Fiorentina. Con loro abbiamo ancora due stagioni, questa che abbiamo appena svelato e quella seguente. L’idea è di proseguire per creare una storia che possa durare nel tempo, dando vita ad un legame che possa restare.”

Com'è il rapporto con la società?
"Il rapporto con la Fiorentina è sempre stato molto buono, nonostante alcuni alti e bassi, com’è normale che sia. Questo è stato un anno molto strano, dall’inizio della stagione che non si riusciva ad ingranare, fino alla tragica scomparsa di Astori. Queste difficoltà hanno fatto emergere il rapporto della città con la squadra, e si è creato un senso di unione particolare.”

Non c’è l’idea quindi di sponsorizzare un altro club di Serie A o una nazionale?
“Vestire una nazionale sarebbe un sogno, visto che veniamo dal fatto che nel 1982 l’Italia aveva come sponsor Le Coq Sportif, e nel 1986 l’Argentina, che aveva Maradona. Quest’anno vestiamo la nazionale francese di Rugby. Per quanto riguarda la Serie A di calcio, abbiamo volutamente un contratto di esclusività con la Fiorentina, proprio per creare un legame unico, mentre per noi l’aspetto commerciale non è l’aspetto principale.”

Essendo il country manager di Le Coq Sportif, brand che tra le varie cose produce anche sneakers, come vedi la continua crescita di interesse da parte dei ragazzi verso le scarpe sportive? Farete delle limited edition?
“Le sneakers non sono altro che scarpe sportive nate negli anni ’60, e quelle che vedi adesso sono modelli degli anni ’70 se parliamo di adidas, mentre degli anni ’90 se parliamo di Nike. Non sono scarpe fatte oggi. Siamo uno dei primi marchi di sport esistenti al mondo, e fino agli anni ’60 ne esistevano solo 4: noi, adidas, Umbro e Puma. Non esisteva il marketing, tanto che il primo logo di LCS è nato negli anni ’40, mentre prima per vendere un buon prodotto bastava solo farlo, non bisognava comunicarlo. Noi abbiamo sneakers degli anni ’60 e ’70, in particolare la Arthur Ashe, che è un’icona. Rappresenta un tennista che ha fatto la storia del tennis negli anni ’70, infatti il Centrale degli US Open si chiama ancora Arthur Ashe Stadium. Quest’anno a Settembre, in concomitanza con lo Slam, infatti lanceremo una limited edition (con gli occhiali da sole che indossava) per celebrare i 50 anni della sua vittoria. Infine faremo collaborazioni con diversi store noti a livello mondiale.”

Qual è l’obiettivo del brand nel mondo delle sneakers?
“Vogliamo raccontare la storia che c’è dietro ad una sneakers. Prima questo era un processo dedicato agli States, mentre, visto che in Italia i più giovani conoscono questo mondo, il nostro ruolo è di fare cultura di sneakers. Non vogliamo che i ragazzi comprino una scarpa solo perché se la mette Kanye West, per fare un esempio noto a tutti. Vogliamo far sapere come e perché veniva utilizzata. La Stan Smith è una scarpa del ’73 che veniva indossata solo per giocare a tennis, e la maggior parte dei più giovani che la acquistano non sanno neanche chi sia, come non conoscono Arthur Ashe. Nel nostro piccolo vogliamo raccontare la storia dell’uomo che c’è dietro questi prodotti.”

Invece poco fa ho visto una sneaker di Le Coq Sportif con il logo della Fiorentina. Di che si tratta?
“E’ una sneaker per continuare a raccontare il legame tra il brand e la squadra. Parte dalla Arthur Ashe ed è reinterpreata con il giglio fiorentino. Ne arriveranno delle altre.”

Ascolti musica quando lavori? Qual è il tuo genere preferito?
“Sono un tipo Rock N Roll. Sono molto lontano dalla Trap di questo momento, ma alcuni amici mi stanno indirizzando. Il mio gruppo preferito sono i Foo Fighters.”

Ringrazio Massimo per la disponibilità e per l’invito.
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