Qual è stata la tua prima sneaker?
“E’ stata una Nike Air Force, non 1, che ho provato a recuperare del mio stesso numero, ma non ci sono riuscito. L’ho presa in prima media per fare per la prima volta educazione fisica. Me l’ha comprata mio zio, era bianca e rossa, con una palla da basket sulla tongue. Io l’ho distrutta in breve tempo, mentre mia cugina, che l’aveva uguale, l’ha usata per i tre anni delle medie e per gli altri cinque del liceo haha! Lei la metteva solo a scuola per quella lezione, io invece la indossavo sempre. Era la mia prima Nike, uno status, e quindi ci sono abbastanza legato.”
L’ultima che hai preso?
“E’ difficile dirlo, visto che è una lista in continuo aggiornamento. Pensandoci è stata la Air Jordan III “Katrina” (per vederla clicca qui).”
Per un periodo sei stato sponsor Jordan giusto?
“In realtà sono stato un loro ambassador. Sponsor non proprio, perché a parte i casi di Drake, di Travis Scott e di Justin Timberlake, ovvero i pochi artisti ad avere una partnership (parliamo sempre a livello mondiale), Jordan Brand lavora solo con gli atleti. Però sono stato parte della famiglia, quello sì.”
Ancora?
“Raramente.. Diciamo che la mia collezione parte dal 99% dei miei soldi haha!”
Purtroppo..
“No io dico anche per fortuna, perché così alimento la mia passione. Quando torno a casa con una scarpa nuova sono felice come un bambino!”
A quante sneakers sei arrivato?
“Siamo quasi a 400.”
Un conto è la prima scarpa, ma qual è stata la prima che ti ha fatto iniziare la collezione?
“Una Air Jordan III “Black Cement” (per vederla clicca qui). In quel periodo avevo già un bel pò di scarpe, anche perché grazie alle mie due passioni, ovvero l’Hip-Hop e la pallacanestro, ne compravo di continuo. Quando mi sono trasferito 7-8 anni fa a Milano, ho avuto la mia indipendenza economica, che mi ha permesso di acquistare una serie di cose che avevo quando ero piccolo. Ne ho tante conservate di quel periodo, tipo delle Penny 3, taglia 47,5, mentre io sono un 45. Erano in sconto da Foot Locker a Roma, ma e pur di averle ho pregato mio padre di prendermele e lui “Che ci fai che sono più grandi?” E poi le ho usate per una stagione intera quando militavo in una piccola squadra di basket. Ne ho diverse da parte.”
Io per esempio alcune non le indosso e le ho per collezione. Te sei only rock o anche stock?
“Qualcosa ce l’ho solo stock. Sono quelle cose che non vorrei mai toccare!”
Qual è il grail della tua collezione?
“La Kobe A.D. firmata da lui (per vederla clicca qui). Ma la mia preferita è la Air Jordan I “Shattered Backboard” (per vederla clicca qui), non quella con i colori invertiti. Per morbidezza della pelle ed assortimento dei colori, per me è la migliore e non farei a cambio con nessuna sneaker al mondo. L’ho usata poche volte, ma il privilegio che ho, è che noi possiamo salire su un palco, dove abbiamo la fortuna di poter rocckare una scarpa, senza il rischio che si rovini e dove sicuramente mi rimarrà una foto con quel modello indosso. Se posso le scarpe le metto, ma ci sono alcune che ho trovato per vie traverse, conoscendo mille persone, che non tocco, visto che ho altre cose da mettere. Un altro grail è una Kobe 11 solo “Friends & Family” Quai 54 (per vederla clicca qui), che non penso indosserò mai, visto che sono solo 54 paia al mondo. Che la metto a fare? Ogni tanto la tiro fuori e me la guardo.. Mi piace così.”
Qual è invece la scarpa che vorresti, che sogni la notte?
“Ce l’ha il mio amico Simone Bruno. A parte tutte quelle che ha Marco di Backdoor, che possiede delle game worn incredibili, una che mi è rimasta in gola è la Air Jordan I “Fragment” (per vederla clicca qui) (ho ho la AJ1 tatuata ed è il mio modello preferito). Quando è uscita ero fuori Milano a fare una data, e da NikeLab ne erano arrivate pochissime; ho chiamato dicendo “Ti prego, per favore, me ne tieni una da parte? Sono un cliente abituale!” E il commesso “No. C’è la coda. Stanno facendo la lista. Non posso!” Quella è una scarpa che mi è mancata. La sneaker che ti dicevo inizialmente, che ha Simone, è la Air Jordan 13 “Premio Bin 23” (per vederla clicca qui), che ha un pack incredibile. E’ stupenda. Questa è una scarpa che adoro ed è difficile da trovare. Quando è uscita la Fragment eravamo già in un periodo di resell serio, quindi qualcuno le aveva già accumulate. La “Premio Bin 23” è il mio grail.”
Nella tua collezione zero adidas?
“Mmmm.. questa domanda.. Ho pochissime cose che non siano Nike, che negli ultimi anni ha rispolverato numerosi modelli retro, che ho voluto a tutti i costi. Non ho comprato adidas, che però negli ultimi tre anni ha fatto delle silhouette fighissime.”
Qualche Yeezy l’avresti presa?
“La 350 V2 “Zebra” (per vederla clicca qui). L’avrei presa tranquillamente perché la trovo assolutamente figa. Al momento, nella mia collezione di 400 scarpe ho tipo 3 paia di adidas e 2 Puma. In futuro, avendo un gusto sofisticato, probabilmente potrei acquistare scarpe di altri brand perché mi piacciono indipendentemente dalla marca.”
A proposito della collezione.. Questo mercato così saturato delle sneakers non rischia di diventare in futuro una bolla tipo le schede telefoniche?
“Assolutamente sì. Io stesso in alcuni momenti particolari della mia vita sono stato vittima dell’acquisto compulsivo e mi sono ritrovato con della roba tremenda. Non lo trovo sano, ed ora sto più attento a scegliere: guardo i materiali, mi chiedo se la metterò, analizzo se mi piace davvero. Il rischio in questo periodo, da quel punto di vista, è alto. Lo vedi guardando forum e lo noti vedendo l’abbassamento dei prezzi di resell su tante cose, che in un altro momento sarebbero andate tantissimo. Un esempio è l’Animal Pack di Atmos con Nike (per vederlo clicca qui e clicca qui); se non fossero uscite le Ten di Virgil, che comunque hanno raggiunto prezzi altissimi, la gente avrebbe fatto a gomitate per quel pack.”
Inoltre secondo me ha influito il fatto che quel pack sia stato fatto uscire in un momento in cui c’era troppa roba..
“Sì, non ci si capiva più niente. Sicuramente troppe uscite rischiano di saturare, ma per il mio modestissimo punto di vista sai il vero rischio dove sta? Il problema ci sarà se non si fa un pò di cultura sull’argomento. Poi ai pischelli gli passa la voglia, dopodiché vanno avanti. Se gli viene spiegata la storia di una scarpa, magari su 10 se ne fermano 3 e si forma una comunità più informata.”
Prima mi dicevi che la silhouette della AJ1 è la tua preferita. Che ne pensi della versione di Virgil e del fatto che sia già arrivato alla terza colorazione di quel modello?
“Secondo me è bellissima. L’ho trovata veramente bella. E’ perfetta per come mi sta, la sento comoda, è la mia scarpa ideale sotto i jeans e sotto la tuta. Quella, soprattutto la Chicago (per vederla clicca qui) è la mia preferita. Ho preso anche la seconda (per vederla clicca qui), ma la prima è imbattibile.”
Prenderai anche la terza (per vederla clicca qui)?
“Sembra che sarà un’uscita solo americana. Mi piace molto, più della seconda. Vedremo se riesco ad arrivarci in qualche modo, ma come sai, non è facile.”
Dai devi riuscirci.. Io mi sono fermato alla Chicago per quello..
“Ci provo. Considera che per la seconda ho partecipato con la mia fidanzata a tutte le raffle, perché la volevo a tutti i costi. Ogni tanto la gente si sconvolge che mi trova in un negozio oppure ad un campout, ma lo faccio perché sono entusiasta. Grazie a queste cose mi sono guadagnato degli amici e il rispetto di qualcuno.”
Immagino che la tua scarpa preferita del 2017 sia la Air Jordan 1 “Chicago” Off-White?
“Sì. Del 2017 è quella lì. E’ molto difficile raggiungere quel livello.”
La tua preferita della prima metà del 2018?
“La Sean Wotherspoon 97/1 (per vederla clicca qui). Dal momento in cui ho visto la gara dei prototipi online l’ho desiderata subito. La 97 non è la mia silhouette preferita, sì ho una Silver (per vederla clicca qui), ho una Gold (per vederla clicca qui) presa su Subito.It da un padre di famiglia (di cui ho ancora il numero di telefono), che la dava via tre anni prima dell’ultima release. Per adesso la 97/1 è la mia preferita. La AJ3, in qualsiasi salsa la fanno, va sempre bene: dalla “Katrina”, alla “Black Cement”, alla “Free Throw Line”."
A proposito della “Free Throw Line” (per vederla clicca qui), non mi aspettavo tutto questo hype, ne’ questo prezzo di resell..
“Neanche io. In realtà è una “White Cement” (per vederla clicca qui) con la suola trasparente. Io non ho ceduto all’hype, ma non ce l’avevo, e me l’hanno data in regalo.”
Della Tinker (per vederla clicca qui) che ne pensi?
“Ecco, quella se la gioca. Mi piace di brutto. Pensavo che sarebbe stata considerata molto di più.”
Forse ne stanno facendo uscire un pò troppe..
“Sicuramente. Anche il fatto che sia uscita in un momento troppo carico di uscite. Considera che di Tinker io ne ho prese 2, ed una ho pensato a stocckarla per averne un paio immacolato. E’ una scarpa che verrà apprezzata in futuro.”
A proposito di uscite, ora ti faccio una domanda un pò privata. Per me, l’anno scorso a Novembre è stato il periodo in cui ho comprato e speso di più in sneakers. A te quando è sfuggita di mano la situazione?
“Anche a me l’anno scorso. Stavo passando un periodo di vita duro e non ne ho fatto un mistero nelle interviste rilasciate. Non c’erano concerti, quindi il mio momento di gioia consisteva nel comprare una sneaker. Ho passato dei momenti di acquisto compulsivo, ma non me ne faccio neanche una croce.”
A quanto eri arrivato?
“Compravo 2-3 scarpe a settimana. Era troppo. Se mi girava, uscivo e andavo all’outlet di Foot Locker a Segrete ad acquistare una scarpa spaiata. Là ho capito che lo facevo un pò per riempire la noia, ed alcuni amici mi hanno aiutato a togliere un pò di roba che poi ho regalato.”
Ho letto nei gruppi che hai fatto dei give away..
“Sì, se posso lo faccio. Accumulo cose ma non sono troppo geloso. Se ho una scarpa che sta lì e che non metterò mai, la do via.”
Cosa ne pensi della Air Jordan 4 Travis Scott (per vederla clicca qui)?
“Bellissima!”
Non la trovi troppo simile alla Eminem (per vederla clicca qui)?
“Si somigliano, ma è inevitabile, visto che il modello è quello. Secondo me la Travis è bella, così come la Raptors (per vederla clicca qui), che doveva essere quella di Drake prima del suo passaggio ad adidas. Dipende tutto dalla scelta dell’associazione dei colori.”
L’ultima: ricordo che hai incontrato sua maestà Michael Jordan.. Mi racconti com’è andata?
“In realtà ho beccato tutti e tre: Michael Jordan, Mark Parker e Tinker Hatfield. Quest’ultimo l’ho anche incontrato di nuovo fuori al NikeLab a Parigi. Siccome sono fissato, ero andato lì con Nike, ma il giorno dopo l’evento sono andato al negozio a farmi la fila per comprare delle scarpe.”
Ti sei fatto firmare qualcosa da Tinker?
“Non avevo nulla da farmi firmare da lui, ma mi sono fatto una foto ricordo.”
Jordan invece?
“Era lì. Ancora oggi non ci credo tanto. E’ stata una bella emozione. Quando un paio di anni fa ho visto le NBA Finals con Mamoli, avevo il cartellino da giornalista e potevo entrare negli spogliatoi fino a mezz’ora prima della partita, ed ero a un centimetro da Lebron, ad un centimetro da Steph. Tu sei partito da Latina, io da Avellino, non ci pensi che un giorno arrivi a incontrare certe persone o ti trovi in dei contesti del genere. Grazie alla mia passione, anche se ci ho speso soldi, fatica e a volte ho avuto qualche delusione, mi sono capitate delle cose fighissime. Grazie ad essa ho anche conosciuto diverse persone con cui sono diventato amico, ti ho accennato Simone, Federico di Airness, Marco di Backdoor e tanti altri.”
Ringrazio Ghemon per la sua disponibilità e probabilmente ci rivedremo presto a qualche campout.
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