lunedì 22 gennaio 2018

SURFABLOG.COM INTERVISTA DJ DAMIANITO: IL CAMPIONE ITALIANO DEL RED BULL THRE3STYLE

In Italia sono state organizzate due edizioni del Red Bull Thre3Style, la più importante competizione per dj al mondo, in cui vengono valutate le capacità tecniche dei partecipanti e la loro bravura nel coinvolgere il pubblico. Dopo aver intervistato a Giugno il primo campione italiano, ovvero Dj Delta (per saperne di più clicca qui), ieri in occasione della serata insieme al VIBE Room, ho fatto una serie di domande a Dj Damianito, vincitore in carica della competizione.


Ciao Damiano! Com’è nata la tua passione per il djing?
“Questa è una bella domanda! Ho iniziato quando ero molto piccolo seguendo le orme di mio padre, che faceva da spalla ad un dj da matrimoni. Lui gli selezionava i dischi e il dj frontman li mixava.. Era un pò la mente tra i due, anche perché lavorava in un negozio di dischi. Grazie a mio padre ho cominciato a capire come selezionare la musica, e casualmente, quando avevo dodici anni, c’è stato un capodanno davvero imbarazzante: mi sono trovato in una balera a Matera piena di signori di mezza età, dato che i miei ballavano Salsa. Visto che c’era mio padre ad aiutarmi, io ho selezionato musica anni ’80, e quella è stata la mia primissima esperienza da dj. Mi sono sentito così attratto da quel mondo che ho continuato a farlo sempre più spesso, e con l’arrivo del primo computer ho cominciato a fare i primi taglia e cuci.”

Come mai hai voluto partecipare al Thre3Style?
“Altra bella domanda! Mi sono innamorato di questa competizione quando per la prima volta ho ascoltato J Espinosa. Lui è di San Francisco, e di recente ho avuto modo di conoscerlo di persona. L’ho scoperto casualmente tramite una condivisione su Facebook nel 2011 e, fin dal primo momento, sono rimasto affascinato al video di questo ragazzo che sembrava della mia età, ma solo più avanti ho saputo che aveva dieci anni in più. Pensavo “C***o questo tipo ha la mia stessa età e spacca così tanto? Voglio diventare anche io così forte e partecipare al Thre3Style”. Andando avanti con il lavoro, con lo studio e l’approfondimento, ho avuto modo di conoscere altri dj di livello, tutti diversi, e da lì è stata un’orgia di idee nella mia testa. Più studiavo più mi piaceva.”

Quante ore ti allenavi al giorno?
“Inizialmente la prendevo sotto gamba perché pensavo “Non sarò mai in grado di fare quello scratch.. Non avrò mai quell’idea”. Poi col tempo ci sono riuscito. All’inizio erano circa quattro o sei ore al giorno di allenamento. Oggi invece, che mi sto preparando per il mondiale, provo quattordici ore al giorno. In pratica dormo, mangio e studio.”

Quest’anno che hai vinto il Thre3Style, sentivi la pressione addosso o la cosa ti caricava?
“L’anno scorso sentivo la pressione, mentre questa edizione l’ho presa più sul divertimento, sullo stare tutti insieme, per studiare e per imparare in una serata per dj. La prima volta ero in sbattimento, perché avevo in mente cosa avevano fatto i campioni internazionali della gara.”

Com’è cambiata la tua vita dopo questa competizione?
“Non è cambiata affatto. Zero. Anzi, la mattina seguente mi sono messo a produrre e a studiare sul treno. Certo fa piacere che la gente ti contatti e ti faccia i complimenti, però sono rimasto con i piedi per terra. Dal mondiale potrebbe cambiare qualcosa, visto che potrebbe mettermi in contatto con etichette grandi e con persone importanti.”

Rimanendo in tema: tra poche settimane ci sarà il mondiale. Come ti stai preparando? Come affronterai quel set?
“L’approccio è esattamente quello che ho avuto per la gara in Italia. Ho preparato un set fico e andrò a conoscere gente che è campione del proprio Paese. Non vado lì per vincere o per perdere, ma voglio andarci per crescere, per imparare e per migliorare. Comunque non ti nego che dormo due ore a notte e mi faccio mille film. Ho costruito il set cercando di capire come Red Bull abbia ragionato nel prendere ognuno di noi. Farebbe piacere portare il titolo mondiale in Italia, ma sto andando ad incontrare i miei idoli, e già quello è un traguardo.”

Che consigli daresti a un giovane dj che sta iniziando?
“Ascoltare tanta musica, fare i primi edit e studiare molto l’inglese.”

Invece che consigli daresti ai prossimi concorrenti del Thre3Style?
“Staccare la mente ed essere il più creativi possibile.”

Secondo te qual è la percentuale complessiva tra talento ed allenamento nel djing?
“Tutti dicono che il talento è importante, ma secondo me l’allenamento lo è ancora di più. Quindi la mia percentuale è 60% allenamento e 40% talento.”

Sei un dj a tempo pieno o hai altre attività?
“Sono un dj e producer a tempo pieno. Sono una specie di Clark Kent: la mattina ho gli occhiali, mentre la sera le cuffie.”

Hai altre passioni oltre alla musica?
“Mi piace giocare a calcio. Da bambino ero un’ala, ora mi trovo bene in difesa. So tirare bene le punizioni!”

Qual è la cosa più importante in un tuo set?
“I tecnicismi sono importanti fino a un certo punto. Mi piace sentirmi integrato con la gente. Punto a raggiungere la massima intesa con il pubblico.”

Come vedi l’esplosione dell’Hip-Hop nei club italiani dove fino a qualche anno fa era solo un’utopia?
“E’ positivo, dato che da' la possibilità di togliersi soddisfazioni e di guadagnare alla gente che viveva ed ascoltava da tempo l’Hip-Hop. Purtroppo c’è il rischio che qui venga visto come una moda, quindi snaturato e abbandonato. C’è molta confusione ancora.”

Com’è nata la tua collaborazione con Dj City, e che cos’è?
“Dj City è un portale che permette a qualsiasi dj del mondo di poter trovare informazioni nel campo del clubbing, di strumentazione, di novità, inoltre è un record pool che, tramite un abbonamento trimestrale, mette a disposizione un downloading di canzoni, edit, intro per dj, clean, versione radio, acapella, strumentali. La collaborazione con loro è nata casualmente tramite Dj Reddi che mi ha introdotto. Loro mi volevano come rappresentante italiano e successivamente ho chiamato Mista P, che era l’unico in grado di potermi aiutare in maniera logistica con il progetto. Abbiamo lavorato come talent scout per dei video di routine e per dei podcast. Per quanto riguarda questi ultimi abbiamo iniziato a Luglio, e fino a Dicembre ne abbiamo prodotti tredici, ognuno realizzato da un dj: da me, da Mista P, da Moiz, da Sax, da Kutreal, da Fester, da Two-P, da Ciso Jr., da Kiki, da Car, da Dez, da Exo e da MS. Ci stiamo ampliando e stiamo cercando di creare una vera e propria community che possa raggruppare tutti coloro che hanno la passione per il djing.”

Che programmi avete quest’anno con Dj City?
“Per il 2018 vogliamo organizzare un altro link-up e una cutting room.”

Ora qualche domanda a bruciapelo: quali sono i tre migliori dj da club in Italia?
“Non riesco a dirne solo tre, ce ne sono un botto! Mi hai messo troppo in difficoltà. Ti dico quelli che ho ascoltato dal vivo: mi piace molto Dj Delta, Mr Phil, Mista P, Sax è molto molto forte, Jay K, Master Freez è molto bravo.”

Quali sono i tre migliori dj italiani da turntablism?
“Anche qui ce ne sono tanti! Simo G, Tayone, Fakser, Delta anche qui, Skizo, Mike, Madrake.”

I tre migliori club in Italia?
VIBE Room. Lo dico senza neanche pensarci. Anche il Qube a Roma mi piace. Goa.”

Il tuo mentore?
“In assoluto Four Color Zack, che mi ha stuprato il cervello. Gli altri sono Craze, Eskei, Jazzy Jeff e Dj AM.”

Progetti futuri?
“Arrivare sul podio nella finale mondiale. Dopo voglio tornare a produrre e fare un altro EP, e farlo uscire ufficialmente.”

Ringrazio Dj Damianito per la chiacchierata e gli faccio un grande in bocca al lupo per il mondiale! Un altro ringraziamento va a Mattia Pistoia per le foto.
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