Com’è nata la tua passione per le caricature?
“La passione per il disegno ce l’ho sempre avuta fin da bambino e le caricature invece sono nate per caso più avanti. Stavo studiando per l’ultimo esame all’università, che mi ha bloccato per un anno. Ricordo che la notte non dormivo e passavo il tempo, mentre studiavo, facendo questi disegni. Ogni volta cercavo di affinare la mia tecnica, provando a ridurre al minimo i tratti e capendo quali fossero quelli distintivi e caratteristici di ognuno”.
Qual è stato il primo a cui l’hai fatta?
"Il primo a cui l’ho mandata è stato Clementino, via messaggio privato su Facebook. Era il periodo in cui era uscita “O Vient”. A lui era piaciuta molto e l’ha pubblicata sul suo Instagram, taggando @levignettedigianpiero che però ancora non esisteva. Io al tempo avevo solo un profilo su Facebook, quindi non essendo registrato su IG, ho aperto la mia pagina anche lì. Mi sono reso conto che Instagram era molto più diretto e veloce, così usandolo nel modo giusto, la mia pagina è cresciuta in fretta”.
Il primo personaggio straniero che te l’ha chiesta chi è stato?
“Il primo è stato Carlos Boozer, che in quel periodo giocava con i Chicago Bulls. Aveva scoperto la mia pagina tramite degli hashtag e mi ha scritto per avere la sua caricatura. Il giorno dopo mi ha contattato Nate Robinson, che era un suo compagno di squadra ed oltre al suo disegno, mi ha chiesto di realizzare per il suo pub "Nate Waffle & Wings", delle tovagliette menù per bambini con il suo volto da colorare. Da lì è nato il mio seguito negli Stati Uniti e le mie caricature sono state postate da tanti personaggi tra cui: NeYo, Usher, The Game, Dani Alves, Tyga, Rihanna, Naomi Campbell, Riccardo Tisci ed infine anche Kim Kardashian, che in quel periodo era la donna più seguita su Insta, tanto che, con il suo tag, mi ha fatto fare 3.000 followers in una notte".
Quando hai capito che c’era stato il salto da passione a lavoro?
“L’ho capito quando ho ricevuto un direct da Snoop Dogg, che mi chiedeva di contattare uno dei suoi manager per iniziare un rapporto lavorativo per il suo merchandising. Parlandogli, gli ho spiegato che visto il mio stile di disegno, potevamo fare di tutto ed abbiamo iniziato questa collaborazione che è ancora in corso. Lì ho capito che potevo proporre le mie opere alle aziende ed in seguito sono state proprio queste a venire da me”.
Com’è nato il tuo rapporto con Snoop Dogg?
“Gli avevo mandato una sua vignetta per Halloween, in cui trasformavo la scritta in Halloweed e a lui era piaciuta molto, così in seguito mi ha contattato per il merch. Poi ci siamo incontrati a Napoli e durante il concerto mi ha indicato con il dito dicendo “The guest star is here”. E’ stata una soddisfazione bellissima”.
Con chi ti piacerebbe lavorare?
“Sto cercando di fare un progetto diretto con Chris Brown e non solo con la sua crew OHB, con cui già collaboro”.
Quanto tempo ci metti a fare un’illustrazione e quante ne hai fatte?
“In cinque anni ne ho fatte circa 3.150. Spesso controllo la cartella in cui ho tutti i miei lavori salvati dal primo all’ultimo, quindi so di preciso quante sono. Per farne una completa, con anche i colori, ci impiego circa 20 minuti. Ovviamente con il tempo sono diventato sempre più veloce nel farle. Ora sono come una stampante”.
Chi è personaggio a cui sei più legato?
“Snoop Dogg ed Amber Rose sono i personaggi a cui sono legato maggiormente. Con Amber ho collaborato realizzando delle illustrazioni per il suo blog. Lei era davvero entusiasta dei miei lavori. Al momento siamo ancora in contatto, ci scambiamo spesso messaggi e quando andrò a Los Angeles in Aprile, conto di incontrarla. Il fatto di essere partito da un paesino di 20.000 persone come Sant’Anastasia ed essere arrivato a star internazionali che mi stimano, mi ripaga di tutti i sacrifici. Già solo il fatto di venire a Milano per lavorare con società come Netflix e Maxim per me è un grande traguardo, quindi, l’essere apprezzato anche all’estero, è una grande soddisfazione”.
Che musica ascolti mentre lavori?
“Ascolto l’Hip-Hop vero degli anni ’90. Da Tupac a Notorious a Eazy E”.
Sei appassionato di sneakers e di streetwear?
“Sì sono un appassionato. La mia sneaker preferita in assoluto e che mi piacerebbe avere è la Nike Air Yeezy 2 “Red October”. Mentre il modello preferito che indosso è la Yeezy Boost 350. Il brand che mi piace di più, sia come immagine che per quello che rappresenta è Bape".
Com'è nata Spotlight?
“Spotlight è un brand nato a Miami nello scorso Marzo durante il Music Conference. Ero lì con il mio amico e attuale socio Pasquale D’Avino, che inoltre ha un altro marchio chiamato Les Bohémiens ed abbiamo deciso di proporre questa idea a Piero Tordini, proprietario dello showroom Marcona3, uno tra i più importanti d’Europa. Inizialmente non ci credevo, visto che tratta nomi come Jeremy Scott ed invece, a Piero l’idea era piaciuta tantissimo, così quando gli abbiamo portato i campionari, è rimasto entusiasta sia per le grafiche che per la storia che c’era dietro".
Ultimi lavori?
"Ho realizzato le copertine dei lavori musicali di Garrison, di Leonardo De Carli e dell'OHB di Chris Brown che ci hanno donato la colonna sonora per la collezione di Spotlight. Ho collaborato con la linea di costumi di Belen Rodriguez ed ho creato delle grafiche per il merch di Clementino".
Progetti futuri?
“Sto lavorando con una galleria di Miami per portare “Le Vignette di Gianpiero” su tela. Voglio passare dal digital a qualcosa di più concreto. A breve partirà il merchandising dei Rae Sremmurd ed infine ho in mente di fare sia un libro illustrato, che un cartone animato in 2D".
Conoscevi già Surfablog, segui il mondo dei blog?
“Sì lo conosco da parecchio! Ho una mia amica, che vive nella mia stessa città, che me l’ha fatto conoscere molto tempo fa”.
Ringrazio Gianpiero per la sua disponibilità e per aver realizzato la Vignetta mia e di Exo. Apprezzo molto quando da zero si riesce a creare qualcosa con le proprie forze e seguendo i propri sogni.
Surfa