sabato 4 febbraio 2017

COME ADIDAS STA CERCANDO DI COMBATTERE I RESELLERS

Negli States il lancio della ACE 16+ “Blue Blast” (per saperne di più clicca qui), ha segnato un’evoluzione sia nell’ambito delle sneakers che in quello della vendita. adidas è un brand che nell’ultimo periodo ha dovuto affrontare, più degli altri, il problema dei resellers, grazie al lancio di sneakers molto limitate e richieste come: le Yeezy Boost, alcune NMD, le Hu-NMD e le NMD Bape.


Per combattere questo fenomeno, sempre più dilagante, adidas Group ha apposto, nei punti vendita che avrebbero rilasciato le ACE 16+, un comunicato con scritto:
"La fila inizia di fianco l’ingresso dello store sulla 46esima strada.
CHI PRIMO ARRIVA, PER PRIMO VERRA’ SERVITO. UN (1) PAIO A CLIENTE. NESSUNA ECCEZIONE.
- adidas-Group non venderà questo prodotto a chi intende rivenderlo per aumentarne il prezzo.
- adidas Group non permetterà l’acquisto di più quantità a persona.
Per resellers intendiamo:
- Una o più persone che regolarmente acquistano una grande quantità dello stesso prodotto da un singolo negozio ogni giorno o settimana.
- Una o più persone che sperano di comprare tutto lo stock con o senza uno sconto.
- Una o più persone che chiedono uno sconto se acquistano grandi quantità dello stesso prodotto.
- Lo store manager si riserva la scelta professionale di vendere o meno il prodotto a determinati individui.

adidas Group ha il diritto di rifiutarsi di vendere prodotti. Minacce o insulti al personale non sono tollerati. Chi non rispetterà le regole verrà registrato.

Per ogni domanda, chiedete al Manager".

Dal canto loro i resellers, che sostengono di aver aiutato la crescita dell’hype marchio, hanno criticato adidas per questa scelta, che da New York potrebbe arrivare in tutti gli store del brand.
Surfa