domenica 15 gennaio 2017

SURFABLOG.COM INTERVISTA A RONNY TURIAF

Ronny Turiaf è un ex giocatore NBA classe 1983. Nato in Francia, si è trasferito negli States per frequentare il college, dove si è fatto notare per le sue qualità nella pallacanestro. Nel 2005 è stato scelto al Draft dai Los Angeles Lakers e, nella sua carriera, ha indossato le maglie di numerosi team, come: i Golden State Warriors, i New York Knicks, i Washington Wizards, i Miami Heat, i Los Angeles Clippers ed i Minnesota Timberwolves. Durante questi anni in NBA, Turiaf ha avuto il piacere di essere allenato da leggende come Phil Jackson, o di giocare con compagni di squadra come: Kobe Bryant, Steph Curry, Lebron James e Chris Paul. Il momento più bello della sua carriera è sicuramente la vittoria dell’anello con i Miami Heat nel 2012. Ho avuto il piacere di incontrare Ronny durante l’evento di Foot Locker a Londra #ItStartsHere, in concomitanza con l’NBA London Game. Vai su “Continua a Leggere” per l’intervista a Turiaf.


Chi voteresti come MVP 2017?
“Ora come ora darei la mia preferenza a Westbrook. Sta facendo qualcosa di storico con le sue prestazioni”.

Hai giocato con Lebron, con Curry e con Kobe. Se avessi dovuto scegliere solo uno di loro in squadra, chi avresti preso?
“E’ sempre divertente rispondere a questa domanda. E’ come se mi chiedessero se per compleanno volessi ricevere una tigre, un leone o una pantera. Le vorrei tutte! E’ stata un’esperienza unica giocare con loro, e sono davvero grato di avere avuto questa opportunità. Mi sono divertito molto con tutti e tre”.

Hai vinto un titolo NBA. Cosa ricordi di quel momento? C’è qualche aneddoto particolare?
“E’ facile sollevare il trofeo NBA, ma è difficilissimo raggiungerlo. Ricorderò i sessanta giorni che ho impiegato per sollevare quel trofeo. I festeggiamenti sono belli, ok, ma tutto quello che abbiamo dovuto passare per riuscirci è stato molto più importante. Io e i miei compagni di squadra siamo diventati fratelli per la vita dopo quell’esperienza”.

A proposito di compagni di squadra, LeBron ha dichiarato ultimamente che non farà l’allenatore dopo essersi ritirato. Ma probabilmente era un allenatore in campo o negli spogliatoi. Che rapporto avevi ed hai con lui?
“Abbiamo un bel rapporto e ogni tanto ci vediamo. E’ bello vederlo ora sul campo, e sono contento del suo successo. C’è un motivo per cui non vuole essere un coach in futuro.. Perché lo è già ora. E’ un grande leader, e lo dimostrano tutte le finali che ha giocato!”

Hai giocato con i Minnesota. Come mai sono così in difficoltà ultimamente?
“E’ sempre bello sentire dei pareri esterni sui Timberwolves. Loro sono nella condizione che gli spetta, anche perché per trionfare in futuro, bisogna costruire ed attraversare certi momenti. Il successo non si raggiunge con una notte. Bisogna formare una squadra, trovare un buon coach e avere la giusta armonia. Ci vorranno altre due stagioni per far sì che raggiungano certi risultati. Inoltre fanno parte della Western Conference, dove per arrivare ai Playoff servono tante vittorie. Stanno comunque costruendo pian piano e si stanno muovendo verso la direzione giusta”.

Ormai sei un old school player; che ne pensi dei nuovi giocatori? Delle nuove star dell’NBA?
“Sono contento che abbiano successo. Però ci si dimentica spesso di parlare del fatto che ogni squadra ha bisogno di giocatori che difendano e che si sacrifichino. Ad esempio nelle ultime due stagioni dei Warriors, un elemento fondamentale di cui si è parlato pochissimo è stato Andrew Bogut. Non ha dato spettacolo, ma ha fatto un lavoro sporco importantissimo.”

Ascoltavi musica prima di una partita? Ora cosa ascolti?
“Prima di ogni match ascoltavo sempre Reggae, Reggaeton, Dancehall e Rap, ovvero generi musicali che mi davano carica ed energia. Ora ascolto ancora questa roba, ma anche tanta musica Classica. Fuori dal campo devo rilassarmi, mentre in campo sono un animale”.

La tua sneaker preferita?
“La mia sneaker preferita in assoluto l’ho comprata proprio un paio di mesi fa. E’ l’Air Jordan 7 Doernbecher. Adoro il fatto che queste scarpe servano a raccogliere fondi per costruire un ospedale per bambini. E’ una grande iniziativa.”

Chi vincerà l’anello quest’anno?
“I Cavaliers. Dopo aver ribaltato una finale in cui perdevano per 3 a 1, sono in grado di fare qualsiasi cosa”.

Ringrazio Vanessa di Probeat Agency, Foot Locker per l’invito e Ronny Turiaf per la sua disponibilità.
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