Ciao Mauro, è stato bello vederti allenare i ragazzi della Nike Academy. Ti ho visto abbastanza preso, pensi che in futuro ti piacerebbe diventare un allenatore?
“Sinceramente l’ho già detto ai miei amici e ai miei familiari, non vorrei diventare un allenatore. Oggi è stata una giornata speciale per me, visto che da giocatore ho potuto vestire il ruolo del mister per dare dei consigli a questi ragazzi. Un nostro consiglio potrebbe essergli molto utile, visto che giocando ad alti livelli abbiamo modo di capire qualcosa in più, ed è stato bello metterla a loro disposizione”.
Quest’anno sei partito al massimo. Hai fatto un allenamento particolare durante l’estate o è semplicemente un fattore di testa e di ambiente?
“No, ho fatto il solito allenamento pre ritiro. Durante il ritiro ho lavorato molto anche grazie all’aiuto degli allenatori e dei preparatori, con sedute prima e dopo l’allenamento. Il ritiro è andato molto bene e questo mi ha permesso di avere una preparazione tale da poter reggere la stagione intera, che è lunga”.
Essendo un giocatore di talento, che tipo di rapporto hai con l’allenamento?
“Penso che a nessun giocatore piaccia allenarsi, perché farlo è duro e faticoso. Personalmente non amo molto fare allenamenti sulla corsa, me preferisco fare allenamenti sugli esercizi brevi. Ovviamente anche la corsa è fondamentale e di grande aiuto per affrontare la stagione”.
Ad oggi sei considerato uno dei più forti attaccanti della Serie A. Cosa ti manca per ricevere lo stesso riconoscimento a livello globale?
“Io sono giovane, ho ventitré anni ed ho ancora molto tempo per potermi migliorare. Non c’è un aspetto in particolare su cui devo concentrare il mio allenamento, ma devo semplicemente allenarmi ogni giorno e solo così potrò fare dei progressi. Credo di avere un margine di crescita enorme, e solo con la giusta mentalità potrò diventare ancora più forte. Tutti possono migliorare, anche quelli che hanno superato i trent’anni e sono a fine carriera possono farlo”.
A quale campione ti ispiravi?
“Il mio idolo è sempre stato Batistuta. Sia come argentino che come attaccante l’ho sempre ammirato”.
Dopo le prime partite di campionato è statisticamente provato che sei l’attaccante che ha corso di più. Ora si può dire che Icardi non fa solo goal?
“Non sapevo di questo dato e mi fa piacere. Certamente penso sempre a fare goal, visto che essendo attaccante e' fondamentale, ma quest’anno in particolare mi sono allenato sulla forma fisica per aiutare la squadra anche nella fase difensiva”.
Avendo un blog che tratta anche di musica, ed avendo realizzato un Curiosity su di te, ricordo di aver detto che sei solito mettere la musica nello spogliatoio prima di un match. E’ vero? Lo fai ancora?
“Sì sì me ne occupo io! Sono sempre quello che porta la cassa e mette su la musica. Mi piace molto ascoltarla e ci aiuta a caricarci prima della partita. Avendo uno spogliatoio internazionale ascoltiamo un pò di tutto. Ieri prima di Inter Juve non ho messo io la musica! Ascoltiamo un pò di tutto, dal Rock, al Reggaeton, alla Cumbia, all’Hip-Hop. Ognuno ha le sue preferenze”.
Infine cosa si prova a segnare davanti ad uno stadio stracolmo, contro la Juventus di Higuain?
L’emozione è sempre bella, poi farlo contro una rivale come la Juventus è ancora più bello. Il mio primo goal all’Inter è stato proprio contro la Juve, e da quel giorno segnare contro di loro ha sempre un qualcosa di speciale per me. Fare goal alla Juventus con la maglia dell’Inter.....è un’altra cosa che farlo con quella della Sampdoria!”
Ringrazio Elisa e Nike Football per l’invito. Mauro Icardi per la sua disponibilità.
Il Nike Pitch di Milano sarà anche il luogo in cui verranno presentate tutte le nuove collezioni Nike Football, che saranno messe a disposizione dei partecipanti della Nike Academy Milano i quali potranno testare in anteprima tutte le novità, dagli scarpini all’abbigliamento.
Tutti coloro che vogliono partecipare alla Nike Academy Milano ed essere informati sui prossimi appuntamenti possono registrarsi al sito gonike.me/NikeAcademyMilano.
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