giovedì 16 giugno 2016

ALLEN KUO: IL RESELLER CHE HA COMPRATO 100 PAIA DI YEEZY GREY/GUM PRIMA DELL’USCITA

Qualche giorno fa una foto ha fatto il giro di Instagram. L’immagine che trovate nel post, mostrava un ragazzo asiatico con alle spalle una parete di scatole di Yeezy 750 Boost “Grey/Gum”, prima della loro uscita nei negozi. Ovviamente la foto ha destato un certo interesse da parte degli sneakerhead, molti dei quali schifati per un tipo di reselling così spudorato ed eccessivo. In tanti Sabato scorso hanno cercato di acquistare quella scarpa per averla, ma senza riuscirci e quindi vedere che una sola persona ne abbia così tante paia, esclusivamente per un profitto personale, può creare tanto hating, ma anche tanto interesse. In molti infatti si sono domandati chi fosse quella persona ed il sito SneakerWatch lo ha intervistato. Allen Kuo si è raccontato totalmente, descrivendo per filo e per segno tutti i suoi passi per arrivare ad un livello del genere. Vai su “Continua a Leggere”, per l’intervista tradotta in italiano.


Come sei entrato nel mondo dello sneaker reselling?
“Tramite un mio amico al liceo che vendeva Jordan. Era il 2012 quando ho comprato la prima scarpa, ovvero la Air Jordan VI Olympics. Ho preso due paia a taglia 10 US e le ho tenute nel cassetto per circa sei mesi. Quando le ho vendute ho notato di averci fatto un profitto e la cosa è iniziata a piacermi. Prima di iniziare con le sneakers, resellavo calzini. Erano i Nike Elite sox ed avevano un buon mercato tre o quattro anni fa”.

Come hai iniziato rivendendo calzini?
“Sì molta gente rideva di me per questa cosa, ma io li rivendevo e ci facevo i soldi. Li prendevo a posti diversi a 8$ e li resellavo a 20$. Sono una persona con la mentalità per il business e quando il mio amico mi ha visto guadagnare in questo modo mi ha detto “Ma perché non passi alle sneakers?” Sono sincero, non sapevo assolutamente nulla di cosa fosse una Jordan. Non ne conoscevo una dalla 1 alla 30”.

Dopo che hai venduto il tuo primo paio cos’è successo?
“Quando mi sono reso conto dei guadagni, mi sono iscritto a diversi gruppi su Facebook dedicati alle scarpe. Dopo sei mesi visti i progressi, ho chiesto al proprietario di un negozio di sneakers qui in California di assumermi, ma alla fine non mi ha mai fatto sapere. Un giorno, di tre anni fa, ho preso tutte le mie scarpe ed ho aperto il mio canale su eBay. Ho iniziato comprando collezioni di 10 pezzi a 2.000 $ ed ho avviato il business con un budget di 10.000 $. Da lì mi sono sbattuto, contrattando sul web e dal vivo, cercando di venderle tutte. A quei tempi ero a scuola e controllavo il mio cellulare di continuo durante le lezioni. Il liceo era semplice per me”.

Tra vendere e comprare, ti è mai capitato di avere a che fare con dei fake?
“In media c’è 1 fake su 50 paia e molti di essi sono davvero tosti da riconoscere. Ti impari a riconoscerli con il tempo, anche dall’odore. Mi è capitato di comprare un fake su eBay, ma lì non perdi mai i tuoi soldi. La piattaforma protegge i compratori da queste insidie”.

Cosa vendi maggiormente in questo periodo?
“Ora mi sono spostato sulle scarpe da running che prendo agli outlet. Vendo anche Jordan retro, ma il business delle running sneakers sta andando molto. In qualsiasi modo possa fare cash lo faccio”.

Sei uno sneakerhead?
“No, assolutamente. Mi vedi in giro con maglie mono colore, degli shorts e delle Majora sneakers: sono comodissime ed economiche. Non vado in giro con le Jordan, ma con questo non disprezzo la cultura delle sneakers. Non mi interessa spendere soldi su una cosa su cui invece posso farli. So che è un ragionamento che può far arrabbiare qualcuno, ma il mondo è bello perché è vario ed io sono così”.

La famiglia è molto importante nella cultura cinese; cosa pensano i tuoi genitori della tua attività?
“Non l’hanno mai capita. Fin da quando rivendevo calzini ad oggi non riescono a capire il senso di quello che faccio e quando prenoto un nuovo ordine si arrabbiano. Non mi hanno mai permesso di fare quello che voglio. Mi sono iscritto al college, ma non faceva per me. Ho seguito per un semestre, dopodiché ho detto ai miei “Noi abbiamo solo 24 ore al giorno, se trascorro la mattina a lezione ed il pomeriggio a studiare, come posso fare affari? Perdo solo tempo!” Allora ci siamo accordati in questo modo: io mollo il college e se non faccio 100.000 $ entro il mio 21esimo compleanno mi iscrivo di nuovo. Questo era il nostro accordo ed ho superato il traguardo in modo sostanzioso. Non è un sogno per me è semplicemente “hustlin’””.

Dietro di te hai un muro di Yeezy: da quanto le hai? Quante sono? A quanto si rivendono?
“Quelle che vedi dietro di me sono tutte mie e le ho da prima che uscissero sul mercato. Sono mie ma a dirla tutta non sono solo soldi miei; ho degli investitori che hanno finanziato l’operazione con me. Io le vendo ma i soldi vengono da altre 3-4 persone. E’ gente con i soldi e ho assicurato loro che gli sarebbero tornati con gli interessi. Ognuno ha messo circa 50.000 $, ma non le abbiamo prese al prezzo pieno di resell. Ne ho comprate 100 paia. Il primo giorno si vendevano a 2.000 $ l’una, ma poi il prezzo è sceso quotidianamente. Ora vanno via a 800 $. Su ogni scarpa ci rifaccio circa 3-400 $”.

Come hai fatto ad avere così tante paia di una scarpa del genere?
“Ho iniziato a vendere sneakers da un paio di anni, così ho stabilito numerose connessioni. Molti di queste Yeezy provengono dalla East Coast, ma io le prendo da più persone diverse. Io pago bene e sanno che sono serio. Prendo sia da alcuni negozi ma soprattutto da fornitori. Il numero maggiore di “Grey/Gum” che ho comprato da un solo individuo è di circa 40 paia. Per essere sicuro, tutte le transazioni le faccio tramite Paypal e mi spediscono i pacchi, così non ci sono problemi pagando cash. E’ più sicuro in questa modalità, visto che con una sola transazione muovi 50-60.000 $”.

Come vivi con tutte queste Yeezy sul groppone?
“Sono sereno anche perché non è la prima volta che mi capita. Considera che avevo preso 200 paia di Yeezy 350 “Moonrock”. Nessuno sapeva che ne avessi così tante, anche perché non ho postato nulla su Instagram. Le ho rivendute a più resellers che a loro volta le hanno rivendute”.

Per concludere, quando pensi di riuscire a vendere tutte queste sneakers?
“Spero il prima possibile. Non le voglio qui haha!”

Incredibile ma negli Stati Uniti succede anche questo. Non so che pensare se non “buon per lui”.
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