sabato 28 maggio 2016

LA MIA INTERVISTA A KEVIN PRINCE BOATENG

Giovedì in occasione dell’evento #AllFans, Kevin Prince Boateng e Danilo Gallinari hanno incontrato e sfidato i loro fan al Foot Locker di Via Vittorio Emanuele a Milano. Per l’occasione ho avuto il piacere di intervistare entrambi, quindi eccovi oggi la prima intervista a Kevin Prince Boateng: il calciatore tedesco naturalizzato ghanese, centrocampista dell’AC Milan.


Ciao Kevin, ho intervistato tuo fratello Jerome qualche mese fa a Berlino; che rapporto avete?
“Abbiamo un buon rapporto da fratelli. Siamo fortunati a fare questo lavoro, che ti permette di vivere esperienze uniche, ma il nostro rapporto è davvero normale, nonostante le distanze. Parliamo di lavoro, di calcio, delle nostre famiglie e dei nostri bambini”.

Lui ha firmato per Jay Z e te sei stato uno dei primi calciatori in Italia a mostrare una forte influenza Hip-Hop nel tuo stile, come ti sei appassionato a questo genere?
“Io ho la musica nel sangue. Mio padre canta e balla benissimo e lo stesso mio fratello. Io a differenza sua ascolto diversi generi musicali, ascolto Hip-Hop italiano, Hip-Hop tedesco, Soul, R&B e Jazz, lui invece è più focalizzato sul Rap americano e per quello è arrivato l’interesse da parte di Jay Z di metterlo sotto contratto. Lui vive l’Hip-Hop USA al 100% giorno per giorno e sono sicuro che questa cosa ha facilitato questo accordo tra i due”.

Quali sono i tuoi artisti preferiti?
“Io ascolto davvero di tutto. Mio fratello più grande George, fa Rap tedesco e per me è il numero uno. Il mio idolo assoluto è Michael Jackson. Tutti quelli che sono venuti dopo di lui, hanno preso spunto dal King del Pop”.

La top 3 dei giocatori più forti che hai sfidato?
“Nel mio ruolo di trequartista, il giocatore più forte che ho affrontato è stato Makelele ai tempi del Chelsea. Non mi ha fatto passare neanche una volta, perché oltre ad essere molto bravo è anche molto intelligente. Oltre a lui sicuramente Messi e Cristiano Ronaldo, i più forti della mia epoca. Sono dei fenomeni e anche quando non stanno bene, sei sicuro che almeno un goal lo fanno. Tutti li imitano e tutti prendono spunto da loro”.

Il compagno di squadra più forte con cui hai giocato?
“Questa è una domanda che potrebbe far inc*zzare qualcuno, visto che se dico un nome al posto di un altro, c’è chi si potrebbe offendere. Il giocatore più forte e completo è stato Ibrahimovic. Anche se Ronaldinho per me è una leggenda, quando abbiamo giocato insieme al Milan, non era nella sua forma migliore”.

Cosa ascolti prima di scendere in campo per motivarti?
“Dipende dal mood in cui sono. Se sono più tranquillo ascolto Soul e Jazz. Se ho bisogno di carica ascolto Rock. In altri giorni ascolto Hip-Hop. Prima di una finale invece non sento niente, solo la mia voce nella mia testa”.

Siamo qui da Foot Locker e so che sei un appassionato di sneakers. Quante ne hai?
“Posso dirti esattamente il numero preciso, visto che poco fa ho fatto un trasloco. Ho contato qui in Italia 320 paia di scarpe, mentre in Germania dovrei averne altre 50. Sì sono troppe e ne ho date via 100: 50 le mando in Ghana, mentre altre 50 le invio in Italia alla Chiesa ed alla gente che ne ha bisogno”.

L’ultimo acquisto fatto da Foot Locker?
“Ho iniziato ad acquistare da Foot Locker quando avevo 15 anni. E’ un franchising molto importante per me, perché ci sono “cresciuto”. Per me FL aveva sempre le sneakers più belle ed hai presente il brano di 50 Cent “Window Shopper”? Io facevo uguale, passavo davanti alla vetrina e pensavo che un giorno mi sarei comprato tutte quelle scarpe. Avevo proprio voglia di prenderle tutte e l’ho fatto davvero. Quando avevo 18 anni, appena firmato il mio primo contratto, sono andato in un Foot Locker ed invece di comprare solo un paio di sneakers, ho chiesto al commesso tutte le misure di quel modello, perché non volevo che altri potessero avere le mie stesse scarpe e le ho comprate tutte. Si trattava delle Air Force One bianche. Le ho viste e ho comprato tutte le size. Dovevo averle solo io. Foot Locker mi fa ricordare quei giorni”.

Il momento più bello della tua carriera?
“Quando abbiamo vinto lo scudetto con il Milan. Abbiamo conquistato due trofei quell’anno ed è stata una stagione perfetta. E’ stato il top”.

Progetti futuri?
“Non lo so.. Ora so che devo fare qualche autografo e giocare a FIFA con i ragazzi qui da Foot Locker. Questo è il mio futuro, perché domani è un altro giorno e non so che può succedere”.

Ringrazio Kevin Prince per le sue risposte interessantissime, Vanessa di Probeat per avermi contattato, Foot Locker per avermi dato questo spazio ed Andrea per la cortese collaborazione con Surfablog.
Domani online l’intervista a Danilo Gallinari.
Surfa