A Giugno infatti inizierà Euro 2016 e si giocherà proprio in Francia, e per l’occasione Nike, sponsor della squadra, ha dato vita ad uno spot intitolato appunto “Infiamma il gioco”.
La pubblicità vede come protagonista Blaise Matuidi, giocatore francese in forza al Paris Saint Germain, che fin da bambino è stato ispirato dalle gesta di Jay Jay Okocha, fuoriclasse nigeriano che introduce il filmato con una delle sue giocate. Attraverso l’esempio di Okocha, con grande impegno ed allenamento Matuidi è arrivato a vestire non solo la maglia del PSG, ma anche quella della sua nazionale.
Per l’occasione, lo staff di Nike ci ha portato nella sede francese del brand dove, oltre a vedere le divise ufficiali della squadra e lo spot in anteprima assoluta, ho avuto il piacere di intervistare Jay Jay.
Forse molti italiani, soprattutto giovani, non lo ricordano, ma Okocha è stato uno dei primi calciatori africani ad avere un apprezzamento di caratura mondiale, tanto da essere stato inserito da Pelé all’interno della FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi divulgata nel 2004, in occasione del centenario della federazione. Ha giocato in diversi campionati europei, ha vestito la maglia della nazionale per 13 anni, vincendo una Coppa d’Africa ed un Oro olimpico ed è considerato uno dei migliori dribblatori di sempre.
Eccovi qui di seguito cosa ci siamo detti.
Nel nuovo spot Nike sei d’ispirazione per Matuidi; nel tuo caso, chi ti ha ispirato? Come hai iniziato a giocare a calcio?
Mi hanno ispirato i miei fratelli che giocavano da prima di me. Il calcio era l’unico divertimento quando ero piccolo. Ho iniziato per strada, giocando senza scarpe e senza maglia, perché faceva troppo caldo. Il calcio era uno stile di vita per noi, ed era il miglior modo per divertirci.
Hai giocato in diversi campionati europei. Avresti voluto giocare in Italia? e se sì in quale squadra?
Mi sarebbe piaciuto giocare molto nell’AC Milan. Ero un grandissimo fan quando c’era l’attacco olandese con Rijkaard, Gullit e Van Basten.
Pensi che un giocatore con le tue caratteristiche possa giocare agli stessi livelli oggi?
Ora il calcio è molto veloce, ma tutti sanno correre e pochi sanno fare dribbling o fare assist. Il talento è importante, ma è fondamentale saperlo usare.
Hai giocato in Inghilterra; cosa ne pensi del Leicester e di Ranieri?
E’ incredibile! Nessuno ci avrebbe creduto e ora sono vicinissimi al titolo. Sono molto pratici e sanno che questa è una possibilità unica. Ranieri è l’allenatore perfetto per quella squadra, visto che è come un padre per i suoi giocatori. Penso che possano farcela.
Cosa ti ricordi di Italia - Nigeria nel Mondiale del 1994?
Come posso dimenticare quella partita? Per ogni giocatore, certe sconfitte sono indimenticabili. Penso sia stata la peggiore partita della mia carriera. Tutti tifavano per noi ed è stato bruttissimo perdere, visto che eravamo in vantaggio.
Se quella è stata la tua peggior partita, qual è stata la tua migliore in assoluto?
La semifinale dei Giochi Olimpici del 1996 contro il Brasile. Noi abbiamo fatto a loro quello che l’Italia aveva fatto a noi due anni prima. Vincevano 3 a 1, abbiamo pareggiato e poi ai supplementari abbiamo trionfato con il Golden Goal e vinto la finale contro l’Argentina.
Pensi che in futuro le squadre africane abbiano la possibilità di vincere un Mondiale?
Ora come ora è difficile vedere una squadra africana arrivare in semifinale. Mi dispiace ammetterlo, ma non sono competitive come le altre nazionali.
Hai giocato in squadra con Ronaldinho, tu hai ispirato lui o lui ha ispirato te?
In realtà ci siamo ispirati a vicenda. Essendo più grande di lui, io l’ho aiutato e l’ho guidato molto. Aveva solo diciassette anni quando l’ho conosciuto, ma ho notato subito il suo immenso potenziale. E’ stato uno dei migliori giocatori di sempre con cui ho giocato.
In quale giocatore attuale ti rivedi?
Penso Neymar Jr., anche se ci sono delle differenze tra di noi.
Ascolti la musica? Cosa ascoltavi prima di una partita?
Non ho mai ascoltato musica prima delle partite. Forse sarà anche un motivo generazionale, ma prima non si usava come ora. Adesso tutti i giocatori indossano le cuffie, ma prima si preferiva parlare tra compagni di squadra della partita che si stava per disputare. Adoro la musica e generi vari, in base al momento. A volta ascolto Soul, a volte musica classica, a volte Rap. Di domenica mattina non puoi ascoltare Rap haha!
Il leggendario Pelé ti ha scelto nella lista di FIFA 100; come hai reagito alla notizia?
Ero davvero sorpreso. A volte non sai quanto hai fatto bene finché non accadono certe cose. Ero davvero orgoglioso di me stesso.
Ringrazio Okocha e Nike Football per l’esperienza. Dopo l’intervista siamo andati a vedere PSG Vs Monaco al Parco dei Principi dove, prima dell’incontro, Jay Jay è stato presentato come ospite a sorpresa, e lì mi sono reso conto di quanto fosse amato. Ero salito nel punto più alto delle gradinate per fare una foto panoramica, ed ero lì quando Okocha è stato annunciato dallo speaker: tutti gli spettatori si sono alzati in piedi, l’hanno applaudito con una standing ovation e gli hanno dedicato un coro. Wow!
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