Il primo riguarda l’NBA Fan Zone, che ha attirato a Milano molti appassionati di questo sport, i quali hanno assistito a numerose attività ed hanno potuto vedere ospiti in scena sul playground allestito all’Arco della Pace.
Il secondo era il Jr. NBA Special Olympics Basketball Clinic: un evento che ha visto sei giocatori dei Boston Celtics (Perry Jones, Jordan Mickey, Kelly Olynyk, Terry Rozier, Evan Turner e James Young) e coach Brian Shaw, allenare per un giorno circa cinquanta ragazzi con disabilità intellettive.
Due bellissime iniziative per celebrare lo sbarco della squadra dei Celtics a Milano, che martedì 6 Ottobre sarà impegnata per il match degli NBA Global Games Milano 2015 contro l’Olimpia, in programma al Mediolanum Forum.
Nella giornata di sabato ho scambiato qualche parola con alcuni giocatori dei Celtics, in particolare Kelly Olynyk che ha affermato:
Sono entusiasta di essere a Milano. E’ un gran bel posto ed una delle migliori città del mondo. Siamo fortunati ad aver avuto la possibilità di venire qui e di crescere come squadra. Non è la mia prima volta in Italia e non vedo l’ora di provare nuovi ristoranti. Ho parlato con Gigi Datome e mi ha consigliato di provare alcune specialità culinarie.
Oltre ai Celtics, uno dei protagonisti di Sabato è stato il tre volte campione NBA (cinque se consideriamo anche i due titoli con i Lakers come coach assistant) Brian Shaw. Attualmente è l’allenatore dei Denver Nuggets, ma in passato ha militato in numerose squadre NBA come: Boston Celtics, Miami Heat, Orlando Magic, Golden State Warriors, Philadelphia 76ers, Portland Trail Blazers e Los Angeles Lakers.
Shaw è un volto storico dell’NBA, visto che milita nella lega sia in veste di giocatore che di allenatore da quasi trent’anni. Ha visto il gioco trasformarsi ed ha sfidato numerosi campioni di diverse epoche. Eccovi la sua intervista:
Qual è il ricordo più bello della tua carriera?
Vincere i campionati. E’ quello a cui ogni giocatore ambisce. Ho vinto tre titoli da giocatore e due da assistant coach, quindi mi posso ritenere soddisfatto.
Quali sono i tuoi tre migliori compagni di squadra di sempre?
Larry Bird, Shaquille O’Neal e Kobe Bryant.
Sei l’allenatore dei Nuggets e quindi di Danilo Gallinari, cosa ne pensi dei tre italiani in NBA?
Gallinari, Belinelli e Bargnani sono dei grandi giocatori. Ho allenato Gallinari solo per metà stagione a causa di un suo infortunio, ma ora è tornato alla grande. Belinelli ha già vinto un trofeo con i San Antonio e farà parlare di sé a Sacramento. Bargnani ha dato il suo contributo in determinati periodi e sono certo che sarà di grande aiuto a Brooklyn.
Hai giocato in Serie A con Il Messaggero Roma; credi che il livello del nostro campionato sia migliorato negli anni?
Il livello è migliorato notevolmente. Il basketball in generale è cresciuto in tutto il mondo e non è un caso che nella lega NBA ci siano molti stranieri. E’ bello che bambini di qualsiasi parte del mondo possano aspirare a giocare in NBA.
Cosa ne pensi del cambiamento di gioco in NBA?
Ora è tutto più fisico e veloce. Ora ci vuole uno staff molto più ampio per vincere. Prima esisteva un solo assistant coach, ora ogni squadra ne ha almeno cinque. Prima un team era composto da una decina di giocatori, mentre ora sono almeno quindici.
Hai vissuto da giocatore l’era Jordan. Qual è il suo successore?
Michael è stato il più grande avversario che abbia mai conosciuto. E’ difficile paragonarlo a qualcuno. Ora quello che vedo più simile a lui come forza e leadership è LeBron James. Adesso ci sono diversi giovani, che potrebbero diventare delle star.
Hai giocato con Shaq da giovane negli Orlando e da veterano nei Lakers. Che rapporto hai con lui?
Shaq è incredibile. E’ pazzesco vedere un giocatore della sua stazza fare certe cose. Quando lo ho ritrovato ai Lakers era molto maturo e determinato a vincere e con il suo contributo abbiamo conquistato i titoli. E’ stato bello crescere con lui.
Cosa ti aspetti dalla prossima stagione?
Quest’anno sarà davvero emozionante. Ci sono almeno quattro squadre pretendenti al titolo. I Cleveland Cavaliers sono tornati ancora più forti. I San Antonio Spurs sono ancora molto temibili. I Golden State Warriors faranno di tutto per difendere il loro trofeo. Infine i Los Angeles Clippers si sono rinforzati ancora di più. Queste sono le mie quattro candidate alla vittoria. Aggiungerei anche gli Oklahoma City Thunder se Durant e Westbrook ritrovano la loro forma fisica ideale.
Quali giocatori possono ambire al titolo di MVP?
Ma i soliti nomi: LeBron James, Steph Curry, James Harden ed Anthony Davis da New Orleans.
Ultima domanda dedicata alla musica: ascolti qualche genere in particolare e quali sono i tuoi artisti preferiti?
Sono un appassionato di musica. Il mio genere preferito è Hip-Hop e mi piacciono in particolar modo i rapper old school. Dagli N.W.A., Ice Cube, Too Short e LL Cool J.
Ringrazio Coach Shaw ed NBA Italia per la loro disponibilità. I prossimi appuntamenti con l’NBA sono: domani il Curiosity sui Boston Celtics e martedì il match dei Global Games al Forum di Milano (ultimi biglietti in vendita su ticketone.it).
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