I protagonisti di questa due giorni NBA sono stati la famosa mascotte degli Atlanta Hawks “Harry The Hawk”, che avevo già conosciuto in occasione dell’NBA London nel 2014, ed Horace Grant.
Horace è una leggenda dell’NBA, sia per le sue vittorie che per le squadre in cui ha militato in un determinato periodo storico.
Mr. Grant è infatti un quattro volte campione NBA: tre titoli conquistati con i Chicago Bulls negli anni 1991, 1992 e 1993 ed uno vinto con i Los Angeles Lakers nel 2001.
Horace infatti ha giocato in “quei” Bulls ed in “quei” Lakers, ed utilizzo le virgolette perché gli appassionati di basket avranno sicuramente capito l’importanza che avevano le due squadre in quegli anni, dato che Grant ha avuto il piacere di giocare al fianco di leggende come: Michael Jordan, Scottie Pippen, Shaquille O’Neal e Kobe Bryant.
Oltre a queste due franchigie leggendarie, Horace ha militato anche negli Orlando Magic di Penny Hardaway e nei Seattle SuperSonics di Gary Payton.
Sabato e Domenica Horace si è dedicato ai fan milanesi, ed io ho avuto il piacere di intervistarlo.
Qual è stato il momento migliore della tua carriera?
Penso il 1987 quando sono stato scelto dai Chicago Bulls. Ok, ho vinto quattro anelli, ma quello è stato il momento preciso in cui il mio sogno diventava realtà.
In che rapporti sei rimasto con alcuni tuoi vecchi colleghi?
Sono in contatto con molti di loro. Vedo Scottie (Pippen) spesso, sento Michael di tanto in tanto, anche se è raro incontrarlo. Quelli con cui ho un rapporto più stretto sono: Kobe (Bryant), Derek Fisher e BJ Armstrong.
In particolare qual è ora il tuo rapporto con Michael e qual era il tuo rapporto con lui?
Lo considero come uno dei leader più forti con cui io abbia giocato. Ora abbiamo un buon rapporto. Ci confrontiamo spesso sui giocatori di oggi e parliamo molto di Golf. Mi da delle ottime dritte.
Ascoltavi musica prima di una partita? Ora cosa ascolti?
Ascoltavo molto R&B. Poco Rap.. Piuttosto preferivo la roba degli anni ’60 e ’70. Il mio preferito era ed è Sam Cooke, che ascolto tutt’ora.
Hai giocato sia con Michael che con Shaq, quale dei due aveva più personalità negli spogliatoi?
Michael è un tipo simpatico, ma Shaq scherzava continuamente e faceva scherzi a tutta la squadra.
Guardando l’NBA di oggi, in quale giocatore vedi il nuovo Horace Grant?
Horace Grant era davvero unico haha! Scherzi a parte penso che sarei una combinazione di Joakim Noah, Taj Gibson e Serge Ibaka.
Se fossi il Commissioner NBA quale sarebbe la tua prima modifica?
Cambierei le regole sul contatto fisico. La gente vuole vedere più contatto fisico, più scontri. Farei tornare un gioco più duro.
Quale sarebbe oggi il tuo ruolo ideale nell’NBA?
Il mio sogno sarebbe diventare un dirigente sportivo di una squadra. Come lo è ora Phil Jackson con i Knicks. E’ un mestiere che ti fa guadagnare tanti soldi, che ti fa prendere decisioni importanti e che è molto stimolante.
Qual è il tuo giocatore italiano preferito in NBA?
Marco Belinelli, e non è un caso che abbia vinto l’anello con gli Spurs. Mi piaceva molto Andrea Bargnani all’inizio della sua carriera. Penso che Marco sia quello più forte e spero che lo Spurs non lo vendano perché per loro è fondamentale un tiratore come lui.
Sei un amante delle sneakers?
Sì.. Quando sono gratis haha! Credo che il 99% delle uscite di Jordan Brand siano fantastiche.
Ringrazio Mr. Grant ed NBA Italia per la loro disponibilità. Horace, sia per le sue giocate che per il suo look con gli occhialioni, ha fatto la storia del basket anni ’90. Nonostante ciò si è dimostrato davvero umile e simpatico. Inoltre non è da tutti permetterti di provare i quattro anelli NBA vinti.
Surfa