martedì 29 aprile 2014

SURFABLOG.COM X REDBULL.IT: I RAPPER (E NON SOLO) RISPONDONO A DONALD STERLING

Sono iniziati i Playoffs NBA, ovvero la parte più avvincente e coinvolgente del campionato di basket americano.


Le migliori otto squadre della Eastern Conference e le migliori otto franchigie della Western si sfidano per vincere il trofeo Larry O’Brien. In questo momento le sfide stanno regalando delle emozioni uniche: i Dallas Mavericks che inaspettatamente conducono 2 a 1 contro gli Spurs con un canestro di Vince Carter da tre punti ad un secondo dal termine, oppure i Miami che stanno vincendo per 3 a 0 contro i Bobcats di proprietà di Michael Jordan, che durante l’ultimo match ha subito un’occhiataccia da LeBron James durante una sua schiacciata. Sono sei le altre partite in programma, ma ce n’è una in particolare che voglio approfondire, non tanto per il lato sportivo della faccenda, quanto per una bufera che ha invaso la lega NBA in questi giorni. Sto parlando della sfida tra Los Angeles Clippers e Golden State Warriors, che ieri notte è arrivata al 2 a 2. Fin qui nulla di strano, giusto? Il problema è sorto sabato sera, quando “TMZ”, il sito di gossip più famoso al mondo, ha pubblicato l’intercettazione di una telefonata tra il proprietario dei Clippers, Donald Sterling, e la sua fidanzata V. Stiviano.
In questa “presunta” telefonata di nove minuti, Sterling critica la sua fidanzata (che inoltre è una ragazza di colore di origine messicana), per il fatto di apparire troppo spesso in pubblico con persone di colore, dichiarando:
Mi scoccia troppo che dai spazio e vieni associata a persone di colore. Devi per forza? Puoi dormire con loro, puoi uscirci, puoi fare quello che vuoi.. Ma ti chiedo solo una cosa, di non dargli spazio pubblicamente e di non portarli alle mie partite (intese quelle dei Clippers). Sto solo dicendo che nel tuo fott*to profilo sfigato di Instagram, non devi scattare foto con loro o camminare con persone di colore. Non scattare foto con lui (Magic Johnson) su Instagram che poi la gente mi chiama. E non portarlo alle mie partite!
La notizia fa il giro del mondo e scoppia un caso di razzismo di enorme portata. Adam Silver, il commissioner dell’NBA, ha dichiarato:
Sarà un’inchiesta rapida, speriamo di risolvere tutto nei prossimi giorni. L’audio è veramente offensivo ed inquietante e vogliamo andare in fondo alla questione. Dobbiamo capire se la registrazione è autentica, parlare con Sterling, cercare di fare lo stesso con la sua fidanzata, e capire il contesto in cui quell’audio è stato registrato. Penso che la situazione sia particolarmente ingiusta per i giocatori e per lo staff tecnico dei Clippers, che si trovano ad affrontarla nel mezzo di una durissima serie playoff.
Oltre a lui, anche Barack Obama ha espresso il suo parere:
Sono commenti razzisti incredibilmente offensivi. Quando gli ignoranti mettono in mostra la loro ignoranza non devi fare nulla, solo lasciarli parlare.
Sono due però le categorie che hanno maggiormente espresso il loro dissenso su Sterling: alcuni giocatori storici dell’NBA e alcuni rapper, da sempre fan di questo sport. Tra questi il diretto interessato Magic Johnson che ha postato su Twitter:
Non andrò mai più ad una partita dei Clippers fino a quando Sterling sarà il proprietario. Sono dispiaciuto che i miei amici, Doc Rivers e Chris Paul, lavorino per un uomo che ha questi sentimenti nei confronti degli afro-americani. Un occhio nero l’NBA!
Kobe Bryant ha invece affermato:
E’ una vergogna, ma anche una triste realtà che esistano persone che dimostrano così tanta ignoranza. Non potrei mai giocare per lui!
Michael Jordan, “collega” di Sterling essendo proprietario di Charlotte ha detto:
Seguo questa vicenda da due punti di vista: come proprietario e come ex giocatore. Come proprietario sono ovviamente disgustato che un collega possa avere queste vedute offensive e malate. Come ex giocatore sono completamente oltraggiato. Non c’è spazio, nè in NBA nè altrove per il tipo di razzismo e di odio che Sterling avrebbe espresso. Sono sconvolto che questo tipo di ignoranza esista ancora in questo Paese ed ai più alti livelli di questo sport. In una lega in cui la maggioranza dei giocatori è afro-americana, non possiamo e non dobbiamo titolare discriminazioni di qualsiasi tipo!”
Infine anche LeBron James ha detto la sua:
Se le parole che abbiamo ascoltate sono vere, sarebbe inaccettabile per l’NBA, e penso che non ci sarebbe più posto per Sterling qui. Se fosse accaduto al proprietario della mia squadra mi sarei rifiutato di scendere in campo. Mi spiace per il mio amico Chris Paul, ma non ho ancora parlato con lui.
Tra i rapper, tre in particolare si sono schierati contro Sterling; il primo è Snoop Dogg che, senza mezzi termini, ha commentato così attraverso un video sul suo Instagram:
Un messaggio a quel figlio di p*ttana che possiede i Clippers. Tu c*lo rotto, zoticone bianco, m*rda di gallina: vaffanc*lo a te, alla tua tipa e a chiunque sia connesso con te razzista pezzo di m*rda. F*ttiti!
Il secondo è Meek Mill che su Twitter ha postato:
Donald Sterling è la definizione del razzismo.. Potrebbe essere il tuo giudice, il tuo dottore, il tuo insegnante ecc.. Mi auguro che non gli accada nulla!
Infine Chuck D, leader dei Public Enemy:
Tutti che si sorprendono di Donald Sterling? Un vecchio geloso della sua ragazza e volevate che non avrebbe fatto uscire il suo lato razzista?
Per concludere, questo non è il primo caso di razzismo in cui viene coinvolto il proprietario dei Clippers. Nel 2005 infatti era stato denunciato dal Dipartimento di Giustizia per discriminazione razziale contro degli inquilini di colore nelle sue tante proprietà a Los Angeles. Inoltre nel 2009 Sterling è stato costretto a pagare 2,73 milioni di $ per risolvere le accuse da parte del governo che lo incolpava di aver rifiutato di affittare appartamenti a famiglie afroamericane.
Tra quelli più in difficoltà in questa situazione rimangono Doc Rivers e Chris Paul, rispettivamente allenatore e leader dei Clippers, che comunque giocheranno le prossime partite per il bene dei loro tifosi e non per il bene del loro proprietario. Ieri però i Clippers hanno perso il quarto scontro con i Warriors di oltre venti punti e prima del match, i giocatori della squadra di Los Angeles hanno rifiutato di indossare la sopramaglia col logo “Clippers” lasciando le divise a metà campo in segno di protesta verso il loro proprietario.
E’ un vero peccato vista la fantastica stagione dei Clippers, che quest’anno hanno sempre battuto i loro rivali storici, i Lakers, in tutte le occasioni, siglando anche un record di disparità di quarantotto punti in un match e vincendo ben cinquantasette partite in stagione siglando il loro record storico.
Vedremo come evolverà questa faccenda.. Probabilmente Sterling sarà costretto a vendere la sua squadra in tempi brevi.
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