La prima volta che vi ho parlato di 5 Pointz era nel 2012, raccontandovi che era uno spazio di 20.000 metri quadrati a Long Island disponibile per i graffiti (per saperne di più clicca qui e clicca qui).
L’anno successivo è stato comunicato lo smantellamento della Mecca dei writers, che sarebbe stata sostituita da abitazioni di lusso (per saperne di più clicca qui).
A Novembre 2013 5 Pointz diventava “White” Pointz, perché interamente riverniciato di bianco (per saperne di più clicca qui).
Nell’Agosto del 2014, la struttura è stata interamente demolita, facendo sparire quello che un tempo era il Paradiso per ogni writer (per saperne di più clicca qui).
A distanza di quattro anni dalla demolizione, un giudice federale di Brooklyn ha ordinato il pagamento di 6,7 milioni di $ a 21 artisti per i murales cancellati al 5 Pointz. La sentenza è stata definita storica perché sostiene che la costruzione era diventata un’attrazione turistica di primo piano.
Tutto è iniziato nel 1993 quando Jerry Wolkoff ha permesso ad un gruppo di artisti di strada di decorare le pareti esterni degli edifici in suo possesso, trasformandoli in 5 Pointz. Secondo il giudice, i graffiti sono arte a tutti gli effetti, protetti dalla legge degli Stati Uniti e chi intenzionalmente li distrugge, deve risarcire il loro autore. 45 delle opere cancellate, avevano valore artistico e quindi i loro creatori hanno diritto al massimo del risarcimento (per saperne di più clicca qui).
Quando questa faccenda sembrava finita però, era stato presentato un ricorso a capo della G&M Realty, che voleva bloccare il pagamento agli artisti. Dopo altri 2 anni, la Corte Suprema ha rifiutato la richiesta e condannato la G&M al pagamento di 6,8 milioni di $.
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