domenica 14 ottobre 2018

L’OPERA DI BANKSY AUTODISTRUTTA: LE PAROLE DEL COMPRATORE, IL NUOVO NOME, L’IDEA DI UN FAKE

Dopo avervi raccontato l’accaduto sia sul blog (per saperne di più clicca qui), che su YouTube (per saperne di più clicca qui), oggi torno a parlarvi della famosa opera di Banksy che si è autodistrutta, riportandovi tutte le novità a riguardo.


L’opera “Girl With A Balloon”, che si è autodistrutta dopo essere stata battuta all’asta per 1,2 milioni di €, ha cambiato nome e si chiamerà “Love Is In The Bin” (L’amore è nel cestino). A comunicarlo è Sotheby’s di Londra, ovvero la casa d’aste che si era occupata dell’oggetto. Inoltre è stato rivelato che l’acquirente, ovvero una collezionista europea rimasta anonima, ha confermato di voler comprare il quadro. Sotheby’s ha dichiarato che l’opera è diventata la prima al mondo ad essere stata creata nel momento stesso in cui è stata messa all’asta. Il valore del quadro è di nuovo aumentato, ma non è stato detto di quanto.
C’è però chi sostiene che questa mossa geniale di Banksy sia in realtà un fake per farsi promozione. A sostenerlo è Josh Gilbert, che dopo aver visto numerose volte il video pubblicato dall’artista, ha affermato che la macchina per tagliare l’opera non aveva alcun senso. Gli spuntoni che hanno tagliato il dipinto sono stati montati in modo da non poter tagliare la carta, nè tantomeno in quel modo. Il risultato è dovuto, secondo John, ad un trucco di magia usato spesso dai prestigiatori. Secondo la teoria, i dipinti nella cornice sarebbero stati due: quello originale che è rimasto intatto e non visibile, e quello falso, che è stato sminuzzato.
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