Nel documentario “Unsolved: The Murders of Tupac and The Notorious B.I.G.”, è emersa una confessione inedita di Duane Keith Davis aka Keffe D (nella seconda foto del post). Quest’ultimo è un ex membro dei Crips di Compton e vi avevo parlato di lui nell’articolo in cui sosteneva che Diddy pagò 1 milione di $ per far uccidere il rapper rivale (per saperne di più clicca qui).
David si trovava nell’auto da cui fu aperto il fuoco contro ‘Pac ed era seduto nel sedile anteriore di destra. In quella macchina c’era anche Orlando Anderson, nipote di Davis e da anni indiziato come il principale probabile killer, visto che aveva avuto la sera stessa una rissa con 2Pac (per saperne di più clicca qui).
I colpi sono stati esplosi dai sedili posteriori e Keffe si è rifiutato di confessare il colpevole per rispettare il “codice della strada”. In ogni caso ha rilasciato le seguenti parole:
“Ero un boss di Compton, spacciavo droga e sono l’unico in vita capace di raccontare la storia dell’omicidio di Tupac. Sono stato pressato per 20 anni e sto uscendo allo scoperto solo adesso, perché ho un cancro. Non ho nulla da perdere. Tutto quello che mi interessa è dire la verità.”
L’intervista è stata registrata sotto garanzia di immunità dalle conseguenze legali, ma il produttore della serie ha poi affermato che la polizia dovrebbe incriminare Keffe per concorso in omicidio, dicendo:
“Sicuramente Keffe D ed i Crips di Southside hanno ucciso Tupac Shakur. E’ oltraggioso che Keffe D non sia in galera.”
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