Dopo un demo e due album con il mio ex gruppo, ho voluto azzardare rilasciando un progetto autonomo. Dalla copertina, alle sonorità, ai testi, era tutto diverso rispetto a quello che circolava in quel periodo e questa cosa mi ha fatto sia emergere, sia fare da calamita per le critiche. In quegli anni infatti era impensabile parlare di sneakers in un pezzo (e io probabilmente sono stato il primo a farlo dedicandoci un brano intero in Italia), era sbagliato indossare marchi luxury (e io avevo un foulard di Burberry in copertina), era insolito utilizzare basi con sonorità da club (e io ho radunato i migliori producers per quel lavoro) ed infine a livello lirico era strano non parlare di droghe o di temi sociali (e io ho trattato argomenti dalle tematiche più “easy” che rappresentavano la mia vita in quel momento).
Insomma “COM’ON” è stato il mio biglietto da visita, uno sparti acque, una nuova wave che poi ha preso sempre più piede in Italia. Non dico di essere stato il precursore assoluto di questo mood fresh in Italia, ma sicuramente ho dato il mio contributo in un periodo in cui questa roba era pura utopia.
Ringrazio chi ha collaborato a questo progetto: Exo, Luca Scalia, Emanuele Bossi, Ceasar, Big Fish, Squarta, Luché e Dj Nais.
Ps
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“COM’ON” 11.07.08 - 11.07.18
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