William Ripple dell’Oregon State University e Thomas Newsome della Sydney University, hanno lanciato una campagna che è diventata virale sui social. 
Si tratta dell’iniziativa #ScientistsWarningToHumanity appoggiata dall’Unione degli Scienziati, perché preoccupati per il nostro futuro. 15.000 ricercatori di 184 Paesi hanno dato la loro adesione, perché il quadro delineato dagli esperti non è affatto positivo: su 9 punti su cui intervenire, definiti nel 1992, solo uno è stato risolto, ovvero l’arresto della crescita del buco dell’ozono. In 25 anni c’è stata una riduzione del 26% dell’acqua disponibile per persona, una riduzione del 29% nel numero di animali, una crescita del 75% del numero di zone morte nell’oceano e la perdita di circa 300 milioni di acri di foreste. C’è tempo per fare qualcosa o il tempo a nostra disposizione sta per finire.
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