Riguardo l’esclusività del marchio e l’impossibilità per molti di riuscire ad acquistare i suoi prodotti, Jebbia ha affermato:
“Spero che le persone capiscano perché fuori dai negozi ci siano le file. Il motivo è perché non abbiamo abbastanza negozi, non siamo venduti da altre parti, ma abbiamo un buon prodotto. Per me non dovrebbe essere così difficile riuscire ad entrare nei nostri store, e questa nuova apertura punta a creare un nuovo spazio in cui le persone possono acquistare e vedere le nostre cose.”
A proposito della location, James ha rilasciato:
“Abbiamo cercato anche in altre zone, ma per essere totalmente onesto, Williamsburg costava meno di Bushwick. Sinceramente non mi interessa che la gente dica “Oh Williamsburg è già finita. Quando abbiamo inaugurato a Parigi, abbiamo aperto a Marais. Lo store di Londra è a Soho. Questi non sono posti inesorabili, ma sono zone dove le persone, quelle giovani, escono e vanno. Non ci piace essere in aree non frequentate da ragazzi.”
Dato la continua domanda riguardo Supreme, Jebbia ha spiegato la sua strategia:
“C’è un equilibrio. Siamo qui per il lungo raggio. Un grande negozio a Manhattan potrebbe essere un tradimento alle nostre radici. Non apriamo una serie di store insieme, ma ne apriamo uno solo e quando lo facciamo, lo facciamo bene. Le persone con cui lavoriamo sono super importanti, e le nuove aperture avvengono solo quando sentiamo sia giusto”.
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