Eravamo rimasti che Jigga era diventato miliardario dopo aver firmato un contratto da 200 milioni di $ con Live Nation, che era diventato papà di due gemelli: Rumi e Sir Carter, che era stato introdotto nella Songwriters Hall of Fame, che aveva acquistato una villa da 130 milioni di $ e che aveva invaso la televisione statunitense ed i palazzi di New York con pubblicità contenenti le cifre “4:44”.
Dopo diversi trailer il mistero è stato svelato e quei numeri altro non erano che il titolo del suo nuovo disco, pubblicato quattro anni dopo “Magna Carta Holy Grail”.
Il quattordicesimo album in studio di Sean Carter è composto da 10 tracce, inizialmente annunciate senza titolo, ma solo con la lunghezza della loro durata.
I featuring presenti sono tre: sua madre Gloria Carter, Frank Ocean e Damian Marley.
In un’intervista radiofonica il rapper ha parlato del significato di ogni brano del disco dicendo:
““Kill JAY-Z” è un pezzo che non ha un significato letterale, ma si intende il tentativo di uccidere il proprio ego. “The Story of OJ” è un brano che racchiude la nostra cultura, il fatto di avere un piano e di mettercela tutta per raggiungere l’obiettivo. “Smile” indica che dopo i momenti brutti possono accadere solo due cose: sprofondare o rialzarsi e sorridere. “Caught The Eye” è una canzone che parla dell’essere sempre attenti su quello che ci circonda. “4:44” è una traccia che ho pensato come titolo del disco e per questo motivo a metà della tracklist. Mi sono alzato alle 4:44 del mattino quando l’ho scritta e dura appunto 4:44 minuti; penso sia una delle canzone più belle che abbia mai fatto. “Family Feud” parla di una separazione, come quella dei nuovi rapper che attaccano i vecchi rapper; sono battaglie in cui nessuno vince, come le faide familiari. “Bam” è con Damian Marley ed è un tipico brano dalle sonorità jammin’. “Moonlight” è un commento sulla nostra cultura e su quello che viviamo con riferimenti a “La La Land” e a “Moonlight”. “Marcy Me” è una marcia nostalgica verso la perdita della speranza. Infine “Legacy” è una canzone in cui parlo a mia figlia.”
Il primo singolo del disco è “The Story of OJ”, di cui è stato realizzato un video in stile cartone animato degli anni ’50.
Per la prima volta, Jay Z ha lavorato interamente con un unico produttore per un suo disco. Sto parlando di No I.D., il quale ha dichiarato che tempo fa aveva proposto a Jigga di collaborare, ma quest’ultimo aveva declinato perché al momento non si sentiva ispirato. Il rapper ci ha ripensato dopo aver parlato con Quincy Jones e così ha contattato No I.D.. Il producer ha concepito le strumentali dell’album, utilizzando i campioni come se fossero degli strumenti musicali e prendendo spunto dai seguenti lavori: “What’s Going On” di Marvin Gaye, “Confessions” di Usher, “The Blueprint” di Jay Z, “Illmatic” di Nas e “My Beautiful Dark Twisted Fantasy” di Kanye West.
Le liriche di Jay Z hanno fatto molto discutere. In “Smile” ad esempio, che è in collaborazione con sua madre Gloria, il rapper rivela l’orientamento sessuale di quest’ultima, rappando:
“Mamma ha quattro figli, ma è una lesbica.”
In “Kill Jay Z”, c’è anche un attacco a Kanye West, che fa:
“Tu non sei un santo, sono stato ferito da Ye. Gli ho dato 20 milioni senza batter ciglio. Lui mi ha “dedicato” 20 minuti sul palco.. che c*zzo stava pensando? Se pensi che tutti siano fuori di testa, in realtà l’unico pazzo sei tu.”
In riferimento al celebre sfogo di Kanye nei confronti dei Carter, durante il concerto a Sacramento del Novembre scorso.
Poche ore fa la faida tra Kanye e Jigga è proseguita in tribunale. Secondo quanto riportato da TMZ, Mr. West ha lasciato Tidal, il servizio streaming di Jay Z, perché per niente contento di quanto abbia guadagnato tramite esso. Gli avvocati di Kanye hanno quindi inviato una lettera alla sede di Tidal, sostenendo che la società stava violando il contratto con lui e che, oltre a dichiarare l’intenzione di voler interrompere la collaborazione, chiedevano anche 3 milioni di $ di mancati pagamenti.
Per concludere, “4:44”, che era stato pubblicato in streaming lo scorso 30 Giugno, è stato messo in free donwload per un periodo di tempo limitato, attraverso il sito 444.tidal.com.
Io ovviamente prima di scrivere questo post ho ascoltato più volte il quattordicesimo lavoro di Jigga ed ammetto di essere rimasto un pò deluso. Quando si parla di Jay Z, c’è sempre una grande aspettativa, specialmente se un suo LP arriva dopo “MCHG” che ho apprezzato tantissimo. Sarà stata la scelta di affidare l’intero progetto ad un solo producer, che ha utilizzato un unico stile per tutte le strumentali, sarà che non ho trovato un vero e proprio singolo al suo interno, sarà che il flow di Jay Z risulta essere simile in tutte le tracce, ma mi aspettavo qualcosa di più. Con ciò ovviamente non dico che sia un brutto disco e la mia traccia preferita è “Bam” con Damian Marley.
Surfa