L’idea è venuta nel 2012 al premio Nobel Frank Wilczek (nella seconda foto del post) ed ora, grazie all’Università del Maryland, è diventata realtà. La possibilità di manipolare i singoli atomi e poter studiare il loro comportamento nel tempo, ha fatto sì che si potesse costruire un sistema che può essere applicato nei futuri computer quantistici o nei sistemi di crittografia quantistica.
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