Qualche giorno fa Eminem ha compiuto 44 anni. Per molti possono sembrare tanti, ma per chi ha il Rap nel sangue, si tratta solo di un numero che non interferisce minimamente con la propria passione.
L’MC più famoso del pianeta è infatti tornato ieri con un inedito di circa otto minuti. Il pezzo si chiama “Campaign Speech” (per ascoltarlo clicca qui), e al suo interno Em mostra le sue skills tecniche mostruose su una strumentale super minimale, quasi senza beat.
Era il 2004 quando Slim Shady aveva organizzato con MTV la “Shady National Convention” per lanciare la sua radio Shade 45, ed il rapper, nelle vesti di un candidato presidenziale, era stato introdotto sul palco da Donald Trump.
Ora che siamo nel 2016, è Donald Trump il candidato alla Casa Bianca, ed Eminem, che invece di ricambiare il suo supporto come è avvenuto dodici anni prima, ha realizzato questo inedito per attaccare proprio il candidato repubblicano.
Nel pezzo Em definisce Trump: un burattino, una mina vagante, uno che si paga la campagna elettorale con i propri soldi.
In allegato al post su Twitter, che annunciava il nuovo brano, Eminem ha scritto:
"Non vi preoccupate, sto lavorando ad un album! Eccovi qualcosa nel frattempo".
“Campaign Speech”, messo su YouTube senza video e senza immagine di copertina, ha totalizzato oltre 3 milioni di visualizzazioni in un giorno, ma purtroppo non è piaciuto a tutti.
E’ un burattino del suo manager Paul Rosenberg e di Jimmy Iovine, fondatore della Interscope Records. Da anni avvelena le menti dei nostri giovani.
Io penso di essere stata una delle menti avvelenate da Eminem, e sono fiero di questo.
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