Come hai iniziato la tua carriera?
"In teoria ho iniziato a fotografare già ai tempi dell’asilo, trasferendo quello che vedevo nel mondo reale su carta attraverso i disegni. E’ stato naturale per me passare alla macchina fotografica. A 16 anni mio padre me ne ha comprata una ed ho iniziato a scattare per tutto il mio quartiere (Brooklyn)".
Che macchine e che lenti usi?
"Utilizzo due macchinette. La Canon 5D Mark II con lenti Canon 24-105mm L e la Nikon D3200 con lenti Nikon 35mm".
Hai fatto qualche corso di fotografia?
"Non ho fatto nessun corso. Mi sono fatto una cultura leggendo libri. La mia famiglia non poteva affrontare certe spese per me".
La situazione più rischiosa che ti sia capitata?
"Essere in cima a dei palazzi o in un tunnel è sempre rischioso. Una volta ricordo che scappai sul tetto di un edificio di sessanta piani inseguito dalla polizia ed un mio amico rischiò di cadere di sotto. Una volta stavo per cadere dal ponte di Manhattan e da lì ho capito che dovevo prendere delle precauzioni ad ogni missione. Sento quotidianamente storie di ragazzi che sono stati sparati per questa attività, ma la mia natura è quella di esplorare".
Che motivazioni ti portano a fare certe fotografie?
"La mia più grande paura è quella di annoiarmi o di stare fermo".
Qual è il tuo profilo Instagram?
"Potete trovarmi su @vic.invades".
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