martedì 12 luglio 2016

REDBULL.COM/SURFABLOG: BRANI E PROTESTE: IL MONDO HIP-HOP PER STERLING

Il 5 Luglio scorso negli States è avvenuto l’ennesimo fatto di violenza da parte della polizia contro un civile afroamericano. Stavolta il malcapitato si chiamava Alton Sterling ed era un trentasettenne nero che vendeva CD davanti ad un piccolo negozio di alimentari a Balton Rouge, in Louisiana.



L’uomo è stato ucciso da due agenti di polizia che erano intervenuti sul posto dopo una chiamata anonima al 911. 
Un passante ha registrato il video dell’accaduto e l’ha pubblicato sul web. Il clip mostra che i due agenti sparano a Sterling dopo averlo immobilizzato a terra e dopo aver urlato "Ha una pistola! Ha una pistola!
"
Un testimone ha affermato che i due poliziotti hanno recuperato l’arma dai pantaloni di Sterling dopo avergli sparato, ma che lui non l’aveva estratta al loro arrivo, e che non aveva alcun atteggiamento minaccioso nei loro confronti.

Il 7 Luglio a Dallas, durante una marcia di protesta per l’accaduto, 5 agenti sono stati freddati da un cecchino. 
Ovviamente il caos e la tensione sono alle stelle negli Stati Uniti, quindi la faccenda non è rimasta indifferente a diversi esponenti del mondo Hip-Hop, che hanno reagito in diversi modi.

Sul web sono stati numerosi i tweet e i post. Tra questi troviamo: Jeezy, Nas, Vic Mensa, Talib Kewli, Joe Budden, Janelle Monae, TY Dolla $ign, Tamar Braxton ed altri ancora. A mio parere, i pensieri più forti sono stati quelli di Fabolous:


“Non voglio generalizzare, ma alcuni poliziotti vogliono che l’uomo nero abbia paura di loro. Se sei una persona di colore sei automaticamente un ladro, un killer o fai qualcosa di illegale. Spesso siamo colpevoli solo perché siamo neri. Siamo criminali per il nostro colore della pelle. La polizia vuole farci credere questo. Gli uomini di colore stanno morendo e vengono uccisi in ogni parte degli States. Sterling è il 114esimo uomo nero ucciso dalla polizia nel 2016".

e di Drake:
Sono grato che l’America sia la mia seconda casa. L’altra notte quando ho visto il video dell’uccisione di Sterling mi sono sentito disorientato, annichilito ed impaurito. Mi sono svegliato oggi con un messaggio forte da comunicare. Non è impossibile ignorare l’accanimento delle forze dell’ordine sui cittadini di colore. Non è una cosa che nasce ora nel periodo degli hashtag, ma è da anni che va avanti. Le cose devono cambiare. Le mie preghiere e i miei pensieri vanno alla famiglia di Sterling e a tutte le famiglie che hanno perso un loro parente in queste circostanze. Bisogna stare al sicuro lì fuori. Ci vuole più vita.
Anche Beyoncé ha detto la sua, ed ha voluto interrompere il suo concerto di Glasgow per dedicare un minuto di silenzio a tutte le vittime della polizia. Inoltre, sui suoi social la cantante ha scritto:
Basta uccidere noi. Siamo stanchi che giovani uomini e donne della nostra comunità vengano uccisi in questo modo. Bisogna urlare “basta uccidere noi”. Non abbiamo bisogno di essere simpatici. Noi dobbiamo far sì che le nostre vite vengano rispettate.
Snoop Dogg e The Game hanno avviato una protesta per le strade di Los Angeles, unendo i membri delle due celebri gang rivali: Crips e Bloods. La marcia pacifica è stata chiamata H.U.N.T., ovvero Hate Us Not Today (odiateci ma non oggi).
Anche T.I. ha dato vita ad una marcia ad Atlanta, e ha camminato per la sua città insieme a suo figlio quindicenne Domani e ad una grande folla a seguito.
Infine Jay Z, per la triste occasione, ha pubblicato un inedito intitolato “Spiritual”, accompagnata da questo comunicato:
Ho scritto questa canzone tempo fa, ma non l’ho mai visita. Punch della TDE mi aveva detto che avrei dovuto pubblicarla quando è morto Mike Brown, e gli ho risposto “Purtroppo questo brano sarà attuale anche più avanti”. Fa male pensare che la sua morte non sia stata l’ultima.. Sono triste e deluso da questa America. Credo in Dio e so che tutto quello che accade è per il nostro bene, ma amico.. ora è un pò troppo. Siano benedette le famiglie di coloro che hanno perso un parente a causa della brutalità della polizia. J.
Una storia davvero triste, che purtroppo, come dice Jigga.. non sarà l’ultima.
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