Quante volte avete sentito dire o letto commenti del tipo “A Nike le sue scarpe costano 2 $”, “La Yeezy 750 costa 10 $ ad Adidas e la vende a 350, con un margine di 340 $”, “Le sneakers costerebbero molto meno se i brand non dovessero pagare Kanye West, Steph Curry e LeBron James” oppure “Ho comprato una scarpa 50 $ in saldo, anche se il suo prezzo era di 200 e nonostante ciò l’azienda ci avrà guadagnato molto lo stesso” ecc.
Essendo un argomento molto discusso, il sito SoleReview.Com, ha voluto realizzare un articolo per precisare i costi di produzione di una sneaker.
Già nel 2014, Matthew Kish, un giornalista del Portland Business Journal, aveva affrontato l’argomento, però in modo meno approfondito. Il sito ha affermato che i costi riportati nel suo post, sono accurati al 95%.
Oltre agli anni di studio per le tecnologie ed i materiali per la realizzazione di un modello di scarpe, esistono altri aspetti che vanno considerati come ad esempio: il FOB (Free-On-Board) che sarebbe il costo di trasporto sulla nave, il BOM che sarebbe il costo dei materiali, il LOH ovvero i costi di produzione e quelli pubblicitari.
La realizzazione di una sneaker è molto complessa e nonostante vengano prodotte taglie diverse di un modello, il costo all’azienda è sempre lo stesso. Il sito in questione ha preso in esame diversi modelli di Adidas e Nike (di cui ve ne riporto 5 a testa) perché essendo aziende pubbliche, è possibile vedere i loro conti economici.
Per quanto riguarda Adidas:
Adidas Yeezy Boost 750 - Costo di produzione 76 $ - Costo di vendita 350 $
Adidas Ultra Boost - Costo di produzione 43 $ - Costo di vendita 180 $
Adidas Energy Boost 3 - Costo di produzione 30 $ - Costo di vendita 160 $
Adidas D-Rose 6 Boost - Costo di produzione 43 $ - Costo di vendita 140 $
Adidas Gilde 8 Boost - Costo di produzione 32 $ - Costo di vendita 130 $
Per quanto riguarda Nike:
Nike Air Max 2016 - Costo di produzione 33 $ - Costo di vendita 190 $
Nike Air Zoom Odyssey - Costo di produzione 34 $ - Costo di vendita 150 $
Nike Free RN 2016 - Costo di produzione 18 $ - Costo di vendita 100 $
Nike Free RN Flyknit - Costo di produzione 26 $ - Costo di vendita 130 $
Nike Lunarglide 7 - Costo di produzione 26 $ - Costo di vendita 125 $
Se ci si basasse su questo margine di guadagno, la prima cosa che si penserebbe potrebbe essere “Pagano una scarpa 30 $ e la rivendono a 160$? Che scandalo”, ma sarebbe sbagliato fermarsi a questo ragionamento, visto che ora entrano in gioco i dati che vi ho accennato prima, che divido in cinque punti.
01. Costo di produzione e trasporto.
Esistono quattro passaggi di questo primo punto. Il primo è il costo di fabbrica in Asia, dove il prezzo di una sneaker in media si aggira sui 20 $, il secondo è il costo di 1 $ per il trasporto via nave, il terzo consiste in 30 centesimi di assicurazione ed il quarto di 3 $ di tassa statunitense, per un totale di 24,30 $. In questo caso sono tante le variabili che possono modificare il prezzo finale di questa prima, però in media parliamo di questi dati.
02. Acquisto da parte di un negozio.
Il brand vende la sua scarpa ad un venditore a metà prezzo. In altre parole, una sneaker da 100 $ viene venduta dal marchio a 50. Se il costo di produzione e trasporto è pari a 22 $, il brand guadagna 28 $ totali.
03. Margine lordo e spese aggiuntive.
Nel 2015 il margine lordo di Adidas è stato del 48%, mentre di Nike il 46%. Rispetto alle cifre presentate inizialmente, si può notare una disconnessione. Infatti nonostante i costi di produzione di Adidas siano più alti rispetto a quelli di Nike, il margine lordo del brand dello swoosh è inferiore rispetto a quello delle tre strisce. I motivi possono essere diversi: che Adidas vende molto più abbigliamento rispetto a Nike e che quest’ultimo sia molto più focalizzato sulle scarpe che su altro. Ed infatti Nike ha venduto il 68% di sneakers ed il 32% di abbigliamento, mentre Adidas è sul 55% di calzature ed il 45% di vestiario. Visti i costi aggiuntivi, le società gestiscono i propri punti vendita, riducendo le spese ed aumentando l’efficienza del merchandising e le vendite dei prodotti.
Oltre al margine lordo totale, i marchi devono pagare gli stipendi del personale, i costi di distribuzione, di marketing, le tasse e le altre spese legate al mercato. Tutti questi dati sono disponibili, perché si tratta di aziende quotate in borsa. Per le spese di marketing, Nike ha pagato il 22%, mentre Adidas il 26%. Anche il fisco vuole la sua parte, così Nike ha speso il 22% ed Adidas il 34%. Tolto tutto questo, rimane il reddito netto: il 4,1% delle vendite per Adidas ed il 7,3% di quelle Nike.
04. Anatomia finanziaria di una sneaker per i brand.
Su una sneaker Adidas da 100 $, l’anatomia finanziaria è la seguente:
21 $ costo di produzione; 5 $ assicurazione; 8 $ marketing; 13 $ spese aggiuntive ed aziendali; 1 $ tasse; 2 $ guadagno di Adidas; 50 $ guadagno del venditore.
Su una sneaker Nike da 100 $, l’anatomia finanziaria è la seguente:
22 $ costo di produzione; 5 $ assicurazione; 5 $ marketing; 11 $ spese aggiuntive ed aziendali; 2 $ tasse; 5 $ guadagno di Nike; 50 $ guadagno del venditore.
05. Anatomia finanziaria di una sneaker per gli store.
50 $ costo della scarpa da dare al brand; 17 $ spese aggiuntive e del negozio; 3 $ tasse; 6 $ guadagno dello store; 24 $ prezzo da scontare.
Ora è tutto molto più chiaro anche per me. Spero sia stato utile ed interessante anche per voi.
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