Si tratta dell’hotel più antico e lussuoso della città, meta delle squadre NBA in trasferta, visto che è molto vicino all’arena. Oltre alle cimici nel letto, che hanno tenuto tutta la notte sveglio Kyrie Irving dei Cavs, quest’ultimo ha confermato su Twitter, la presenza di fantasmi al suo interno.
La leggenda narra che il proprietario e costruttore dell’albergo, W.B. Skirvin, avesse una storia d’amore con una cameriera, Effie, dalla quale ebbe un figlio. Per evitare uno scandalo negli anni ’10, W.B. rinchiuse lei e il bambino all’ultimo piano dell’hotel, chiamato il “piano del peccato”. Effie decise quindi di suicidarsi e da quel giorno, gli ospiti della struttura, hanno iniziato a raccontare di strane presenze e rumori notturni. Anche i giocatori NBA hanno avvertito le stesse cose ed il primo a giustificare per queste ragioni, una sconfitta con OKC, è stato nel 2010 Eddy Curry dei Knicks. Dopo una serie di altri nomi, l’ultimo è stato appunto Irving che ha dichiarato “I fantasmi ci sono. E’ tutto vero. Sono stato tutta la notte sveglio.”
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