PP è un brand di alta moda che, durante le FW, è famoso per i suoi party spaziali in cui si esibiscono ospiti prevalentemente Hip-Hop, come: Tyga, Tinie Tempah, Snoop Dogg, Rita Ora e si vocifera che per la Fashion Week femminile chiamerà Chris Brown.
Sabato scorso è stato scelto Weezy come guest, ma la sua performance ha dato vita a diverse discussioni.
Sul web infatti ha fatto il giro del mondo la notizia che l’MC, durante la sua performance all’evento, abbia rappato pochi minuti (il brano “John”) davanti ad un pubblico inerme ed ammutolito, per poi arrabbiarsi, lanciare il microfono al cielo e abbandonare il palco (se così vogliamo definirlo).
Per molti il comportamento di Lil Wayne e' stato ritenuto inaccettabile, ma io sto scrivendo questo post per spostare l’attenzione su un altro fattore, e non sulla reazione del rapper. La domanda della mia riflessione è: ma l’Italia è pronta per personaggi come lui?
Weezy è uno dei miei rapper preferiti e, vista la sua carriera ventennale, sono cresciuto ascoltando i suoi brani. Appena ho saputo che si trovava a Milano mi sono organizzato per andarlo a vedere.
Il problema di tutta questa polemica, secondo me, è stato come e dove hanno fatto esibire Weezy.
Mi spiego: non siamo a New York, a Parigi o a Londra, dove chi è appassionato di alta moda, molto probabilmente e solitamente, è di conseguenza anche un amante dell’Hip-Hop. Siamo in Italia dove la gran parte delle persone che erano presenti all’evento non si trovavano lì per l’artista.
Lil Wayne ha una carriera che parla da sola, ha sfornato una miriade di mixtape, collezionato dischi di platino, collaborato con tutti i più grandi della scena, è colui che ha lanciato Drake e Nicki Minaj, e allora mi chiedo: come può esibirsi su un palco grande un metro per un metro? Come può rappare con un microfono che non si sente? Come può esibirsi davanti ad un pubblico che non conosce le sue canzoni?
Ci meravigliamo che i rapper americani, quando vengono in tour in Europa, passino per tutti gli stati ma escludano l’Italia, però forse è quello che ci meritiamo. Non è un caso che gran parte degli MC più grandi che abbia mai visto dal vivo (Eminem, Jay Z, Drake ecc.), si siano esibiti a Parigi e non da noi.
Probabilmente alcuni non la penseranno come me e reputeranno Weezy un esaltato che, visto quanto è stato pagato, si sarebbe dovuto esibire anche nelle peggiori condizioni possibili, ma io resto dell’idea che determinati personaggi vadano contestualizzati e valorizzati (non solo dal punto di vista economico, dato che a quei livelli i soldi non sono l’unica priorità).
Lil Wayne è poi tornato sul tardi all’evento, ha rappato più brani ed il pubblico ha reagito più calorosamente, ma nonostante ciò, questo non è bastato a fargli cambiare idea, ed ha postato su Twitter:
I n*gri (inteso come “gli spettatori”) in Italia sono disgustosi.
Erano anni che aspettavo di vedere Weezy in Italia e ho sempre immaginato di vederlo in un palazzetto e non in questo modo. Con le dovute proporzioni, questa situazione mi ricorda la scena surreale dell’ospitata di Eminem a Sanremo nel 2001, con un pubblico di mezza età in giacca e cravatta, seduto nelle poltrone, e con la Carrà che a fine show prova a scambiarci due parole e lui gli risponde:
Grazie ma il microfono non funziona.
Dopo quel fatto Em’ non è mai più tornato in Italia. Spero di sbagliarmi, ma credo che succederà lo stesso anche con Lil Wayne e soci.
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