Il filmato mostra non solo l’evoluzione della carriera artistica di Em’, ma anche quelle dei suoi amici più stretti. Il video inizia a Detroit con Shady ed il suo manager in studio, si sposta a Los Angeles da Dr.Dre e poi a New York da 50 Cent.
Eminem e Paul hanno iniziato a lavorare insieme nel 1997, e dopo tutti questi anni i due sono ancora notevolmente affiatati; quest’ultimo ha raccontato:
“Ho conosciuto Eminem tramite Proof che me l’ha presentato ad una gara di freestyle. Ho visto questo ragazzo bianco, con indosso una tutona bianca, che vendeva la sua prima musicassetta “Infinite”, e ricordo di avergli dato 6 $. Sinceramente quando l’ho ascoltato ho pensato che spaccasse, ma non che sarebbe diventato il rapper più importante del pianeta”.
Riguardo l’inizio di Eminem, Dre ha rilasciato:
Ho ascoltato per la prima volta un tape di Em’ a casa di Jimmy Iovine e ho pensato che fosse roba incredibile. La cosa bella è che non avevo minimamente idea che fosse un ragazzo bianco. L’ho scoperto solo due giorni dopo e ho detto “Ma che c*zzo è questa storia?! Devo conoscerlo subito!” Il primo pezzo che abbiamo lavorato insieme è stato “Hi My Name Is”, e ricordo che appena lo ha ascoltato, le sue prime parole sono state “Hi My Name Is”.
Riguardo la nascita dell’etichetta Em’ e Paul hanno affermato:
Si trattava di dare voce ad altri rapper che potessero lasciare il segno. Io (Paul) mi occupavo delle cose burocratiche e promozionali, mentre il ruolo di Em’ era in studio a produrre musica. Volevamo qualcosa di graffiante che rispecchiasse il carattere di Eminem, e quindi il nome Shady Records era perfetto. Noi due siamo una coppia a tutti gli effetti.. Ovviamente parlo di amicizia e lavoro. Prima di avviare la label abbiamo chiesto a Dre, che ci ha aiutati. Ha prodotto roba per i D12, per Obie, per la colonna sonora di “8 Mile”. Posso dire che Eminem è stato intelligente a sfruttare al meglio l’occasione di lavorare ad una pietra miliare come “2001” di Dr.Dre. Mentre gli altri erano spesso fuori dallo studio a bere e a fumare, lui era chiuso davanti al mixer, ad imparare tutti i trucchi del mestiere. Bel lavoro amico!”
A tal proposito Dre ha aggiunto:
Eminem è l’artista più concentrato che abbia mai avuto in studio. Mi faceva mille domande “A che serve quel bottone? Perchè schiacci quello? Come si fa questo?” Per me lui fa parte della mia famiglia. Non c’è una cosa che non farei per lui.
Il prodotto ufficiale della Shady Records è stato “Devil’s Night dei D12 e Paul ha dichiarato:
Dopo il successo del primo album di Eminem, per lui era importante far emergere anche il suo gruppo. E’ incredibile come un collettivo di rapper underground di Detroit, senza mai aver avuto un pezzo in radio, abbia fatto il doppio platino.
Il secondo artista ad essere lanciato è stato un certo 50 Cent, ed Eminem lo ha raccontato così: Nel 2000 Fifty è stato colpito da nove proiettili: alle gambe, alle mani ed in viso. Non sapevamo se sarebbe stato in grado di rappare nuovamente. Nel periodo in cui stavamo per metterlo sotto contratto io ero impegnatissimo con “8 Mile” e a scrivere “The Eminem Show”, quindi volevamo concludere prima queste cose e poi concentrarci su di lui. Per noi 50 era come un diamante e dovevamo solo scegliere il modo per mostrarlo al mondo intero.
50 Cent ha raccontato quest’aneddoto delle prime volte in studio con Eminem:
Ho passato più tempo con Em’ che con Dre in studio. Ricordo che Dre mi faceva sentire i beat e io scrivevo di getto e gli chiedevo “Ok vai con il prossimo, poi col prossimo” e così via. Quando ero in studio con Eminem, lui era talmente entusiasta della mia roba che a volte gli chiedevo “Ma sei serio? Ti piace davvero così tanto?” E lui “Ma sei pazzo??? Questa è la prossima bomba che spaccherà!!!”
A tal proposito il rapper di Detroit Royce da 5’9’’ ha affermato:
“Get Rich Or Die Tryin’” è un classico per due motivi. Uno perché era una bomba. Due perché è uscito in un momento perfetto. L’Hip-Hop aveva bisogno di quel disco e di quel rapper in quel periodo, ed Eminem era una sorta di Re Mida.
Il terzo rapper prodotto dalla Shady Records è stato l’MC di Detroit Obie Trice. Nonostante fosse sconosciuto al grande pubblico, il suo disco “Cheers” ha venduto due milioni di copie senza un singolo in radio. Nessuna label ha mai ottenuto un risultato del genere con un prodotto di questo tipo.
Nell’Aprile del 2006, il rapper dei D12 Proof è stato ucciso da un colpo di pistola fuori un nightclub di Detroit. Quest’avvenimento ha influito notevolmente nella vita di Eminem, visto che si trattava del suo migliore amico, nonché sua spalla durante i live. Il producer Mr Porter lo ha raccontato così:
Proof era una bellissima persona. Era sempre gioioso ed amico di tutti. Era lui il collante della label. La sua morte ha influito sull’andamento dell’etichetta. Dal 2006 per la prima volta alcune cose non giravano più come prima.
Eminem ha aggiunto:
Da quel momento alcuni pezzi non sono andati come speravamo. Noi lavoravamo sempre allo stesso modo ma la roba non aveva più quel riscontro, e ci chiedevamo come potesse accadere. Non abbiamo mai messo sotto contratto gente in cui non credevamo ciecamente.
E Paul ha replicato:
In quel periodo Em’ era spesso sballato. Faceva troppo uso di droghe e quindi, per non far saltare tutto in aria, ho cercato pian piano di rimetterlo sulla retta via. In quel momento doveva seguire la sua strada e capire cosa fare della sua carriera. Dopo aver pubblicato “Relapse” e “Recovery” abbiamo parlato e gli ho detto “Abbiamo anche una label da gestire.. Dobbiamo concentrarsi su questo!”
A quel punto la Shady Records ha prodotto un altro amico storico di Em’, il rapper Royce da 5’9’’ e così il gruppo Slaughterhouse, composto da quattro MC solisti. Dopo di loro l’etichetta ha messo sotto contratto Yelawolf; Eminem a tal proposito ha affermato:
Ho sentito tanti rapper bianchi, ma lui ha qualcosa di diverso. Prima di mettere sotto contratto un artista il primo requisito a cui poniamo attenzione è la sua tecnica. Dopo viene tutto il resto.
Per concludere, Paul Rosenberg ha chiesto a Marshall come vede la Shady Records nei prossimi quindici anni e lui ha risposto:
Continueremo semplicemente a fare musica.
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