Poche settimane fa, esattamente il 15 Dicembre, un disco Rap storico compiva ventidue anni. Sto parlando di “The Chronic” di Dr.Dre, l’album del debutto solista del rapper, dopo il suo percorso con gli N.W.A..
Il disco, di cui possiedo una copia in vinile, è stato prodotto nel ’92 dalla Death Row Records ed è stato registrato a Los Angeles. “The Chronic” è stato certificato triplo platino ed è considerato il primo lavoro G-funk della storia. Rolling Stone Magazine ha inserito il disco al 138esimo posto dei migliori 500 dischi di tutti i tempi.
L’album è composto da sedici tracce con numerosi featuring (Snoop Dogg, RBX, Kurupt, Lady of Rage, Warren G, Dat Nigga Daz, D.O.C., Colin Wolfe) ed è stato trainato da tre singoli: “Nuthin’ But A “G” Thang”, “Dre Day” e “Let Me Ride”.
Per celebrare questa pietra miliare del Rap, in occasione del suo ventiduesimo anniversario, eccovi la lista delle dieci cose che probabilmente non sapete su “The Chronic” di Dr.Dre.
01. “Nuthin’ But A “G” Thang”, che ha venduto oltre 1 milione di copie, è stata scritta da D.O.C.. Il rapper ha infatti dichiarato in un’intervista per il LA Weekly, che a quei tempi viveva con Snoop e Warren G. Quando ha scritto la strofa per Dre, infatti, ha voluto inserire il suo nome visto che non avrebbe rappato una traccia che avrebbe fatto la storia. Dr.Dre infatti chiude il suo verso dicendo “Like my n*gga D.O.C., no one can do it better”.
02. Dr.Dre ha dovuto vendere le royalties del disco alla Interscope. Quando Dre è finito in bancarotta lasciando la Death Row Records, ha dovuto vendere i suoi diritti dell’album per non andare in galera.
03. Kanye West ha definito “The Chronic” l’equivalente Hip-Hop del disco “Songs In The Key Of Life” di Stevie Wonder. Quest’ultimo è uno dei lavori più apprezzati dell’artista, tanto da vincere nel 1977 il Grammy Award del disco dell’anno.
04. Con l’uscita di “The Chronic”, il documentario di Matthew McDaniel sui disagi a Los Angeles ha assunto un notevole rilievo. Quando il disco è uscito, a L.A. c’erano numerosi disordini a causa dell’indignazione dei cittadini per l’assoluzione degli agenti di polizia che avevano picchiato selvaggiamente Rodney King. “The Chronic” era la colonna sonora perfetta per quell’opera cinematografica.
05. La copertina di “The Chronic” è un omaggio a Zig Zag Rolling Papers: una marca francese di cartine. Zouave era il nome del soldato francese che durante la battaglia di Sebastopol ha perso la sua pipa, ed è stato il primo uomo a rollarsi una sigaretta.
06. Il boss della droga Michael Harris ha finanziato “The Chronic”. Prima del suo arresto, nel 1987, Michael “Harry O” era il più grande distributore di crack di Los Angeles. Durante i suoi ventotto anni di carcere ha aiutato la crescita della Death Row Records, finanziando i suoi progetti.
07. Dr.Dre ha campionato i Led Zeppelin. Oltre ad aver preso parti dei brani di Parliament Funkadelic, George Clinton, The Ohio Players e James Brown, in “The Chronic” ci sono anche influenze Rock con i LZ. Il brano in questione è “Lyrical Gangbang”.
08. Dr.Dre ha scoperto Snoop Dogg ascoltandolo in freestyle sul beat di “Hold On” delle En Vogue (un gruppo R&B). E’ da precisare che negli States questa parola non è intesa esclusivamente come “improvvisazione”, ma è anche usata nel caso di strofe inedite senza un argomento. In un’intervista al L.A. Weekly, Snoop ha dichiarato di aver ricevuto una chiamata da Warren G che gli diceva che Dre era interessato a lavorare con lui. Snoop ha riposto “Dai non dire c*zzate” ed improvvisamente ha sentito alla cornetta “Pronto, sono Dre. La tua roba spacca. Voglio lavorare con te. Vieni in studio Lunedì”.
09. Eazy-E guadagnava 25 o 50 centesimi a copia per ogni disco di “The Chronic” venduto. Il rapper scomparso, infatti, durante un suo concerto aveva affermato “il singolo “Dre Day” è il mio stipendio. Puoi continuare ad insultarmi nei tuoi dischi, ma sono gli stessi album con cui mi stai pagando”.
10. Il brano contro la polizia dal titolo “Mr. Officer” è stato rimosso dal disco. La canzone era ritenuta troppo forte ed avrebbe potuto portare dei problemi alla major.
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