Il trio in questione è composto da Marc Dolce, Mark Miner e Denis Dekovic. Molte delle idee suggerite al marchio dalle tre strisce, erano in linea con quelle di Nike, tra cui uno studio di design Nike chiamato “The Kitchen”. Nike sostiene che molti materiali e progetti siano stati copiati dai computer di lavoro (tra cui una sneaker per un atleta) e numerose mail siano state cancellate di proposito. Si ipotizza anche che Adidas avesse pagato i tre designer per avere delle informazioni, anche quando erano ancora in Nike. Per questo motivo il brand ha querelato i 3 designer per 10 milioni di $.
Il tutto è iniziato il 3 Ottobre del 2005, quando Nike ha assunto Dolce come senior designer per Active Life, richiedendo nel contratto la clausola di riservatezza dei progetti. Nel mese successivo il brand ha assunto anche Dekovic come senior designer. Nel 2007 Dolce è stato promosso come design director di Nike Sportswear. Nel 2008 Miner viene assunto come footwear designer nel Women’s Training ed anche lui firma il contratto di segretezza. Nel 2012 il brand investe 1,5 milioni di $ nel progetto “Keep It Tight” per prevenire la fuga di informazioni segrete e nello stesso anno ha promosso Dekovic come design director di Global Football. Nel 2014 Brian Foresta, il vide presidente di Adidas, ha contattato Dolce e Dekovic per parlare di lavoro. Nike ha accusato Dekovic, Dolce e Miner di aver acquistato migliaia di follower finti per aumentare la loro falsa popolarità, per risultare più appetibili sul mercato. Nei mesi estivi dello stesso anno, Dekovic, Miner e Dolce hanno fatto dei colloqui con Adidas nonostante fossero ancora dei dipendenti Nike; Dekovic ha parlato a Foresta del “White Kitchen” e nel mese di Settembre ha ufficialmente lasciato la sua vecchia azienda. A Dicembre Nike ha denunciato i suoi tre ex designer per 10 milioni di $.
Al momento della loro partenza dal brand, Nike ha fatto notare come gli stipendi dei tre fossero a sei cifre. Vedremo come si evolverà la faccenda.
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