Vybz è una delle leggende del Reggae/Dancehall in Giamaica. Il suo vero nome è Adidja Palmer ed ha iniziato la sua carriera musicale nel 1993 pubblicando il suo primo singolo “Love Fat Woman” sotto lo pseudonimo di “Adi Banton”, come omaggio a Buju. Adidja ha fatto parte di un trio chiamato “Vybz Kartel” composto anche da Escobar e Mr.Lee, da cui poi ha preso il nome dopo lo scioglimento. Nel 2001 ha creato una serata che lo proclama big artist, ha collaborato con Bounty Killer e l’anno successivo è stato premiato come dj dell’anno in Giamaica. Nel 2003, dopo essere stato in cima alle classifiche del suo Paese, Vybz si è esibito allo “Sting”, un festival annuale che si tiene a Portmore, la città natale del cantante. In questo live Kartel si è scontrato con Dj Ninjaman in una clash storica nella dancehall, terminata con uno scontro fisico tra i due. Negli anni seguenti ha fondato la sua etichetta Adidjaheim/Notnice Records, lanciato la sua linea di liquori Street Vybz Rum, creato la sua marca di preservativi Daggering Condoms, pubblicato sei dischi ufficiali e collaborato/remixato con alcune star dell’Hip-Hop come Jay-Z, Rihanna, Missy Elliott, Busta Rhymes, M.I.A., Pharrell, Kardinal Offishall, Akon, Jim Jones, Lil Wayne ed Eminem.
Oltre a tutti questi aspetti positivi, intorno al personaggio di Vybz Kartel ruotano numerose controversie.
La prima riguarda lo sbiancamento della sua pelle. Vybz infatti è stato oggetto di polemiche per l’uso del “cake soap”, ovvero un sapone sbiancante prodotto e confezionato dallo stesso artista. Numerose emittenti radiofoniche americane in seguito a ciò hanno censurato l’artista.
La seconda controversia riguarda il divieto da parte del National Communications Network di Guyana di passare le canzoni di Vybz in radio, perchè ritenute prive di messaggi positivi e con testi osceni, che non portano niente di buono all’industria dell’intrattenimento.
Infine l’ultima e principale controversia riguarda il suo carattere focoso e violento. Il 29 Settembre del 2011 infatti, Kartel è stato arrestato dalla polizia per possesso di marijuana, e poi successivamente è stato accusato dell’omicidio di Barrington Burton (un uomo d’affari giamaicano), di cospirazione per l’omicidio e per detenzione illegale di arma da fuoco.
Anche se il 23 Marzo del 2012 al cantante è stata concessa la libertà su cauzione, Vybz è rimasto in carcere in relazione ad un secondo omicidio, stavolta di Clive “Lizzard” Williams. Oltre a Kartel sono stati giudicati colpevoli altri tre imputati, ed il motivo dell’uccisione è dovuto ad una lite scoppiata dopo la sparizione di alcune armi dallo studio dell’artista. Fuori al tribunale di Kingston è dovuta accorrere la polizia per bloccare i fan di Vybz, che è stato ritenuto colpevole di omicidio di primo grado dopo sessantacinque giorni di processo, il più lungo nella storia del sistema giudiziario della Giamaica. Il corpo di Clive non è mai stato trovato, e ad incastrare il cantante sono stati alcuni sms inviati a Lizard.
Vybz ora dovrà scontare l’ergastolo e passare come minimo trentacinque anni in carcere ai lavori forzati, prima di ottenere una possibile libertà condizionata. Una fonte vicina alla polizia ha fatto sapere che per un ricorso potrebbero anche passare cinque anni, a causa dei numerosi casi arretrati. Infine non è ancora chiaro se l’artista potrà registrare nuovi brani durante la prigionia.
Questa notizia ha sconvolto i fan del Reggae e di Vybz, che negli anni era considerato The Gaza Emperor, ovvero il re della Dancehall. Vedremo se ci saranno sviluppi a riguardo.
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