Si trattava di uno dei computer più potenti di quel tempo, capace di creare immagini con 4096 colori, mentre la maggior parte dei pc ne mostrava 16. Warhol ne ha ricevuto uno e ha realizzato col computer un ritratto della cantante Debbie Harry. Cory ha quindi chiesto che fine avesse fatto quell’Amiga e ha contattato l’Andy Warhol Museum di Pittsburgh (The Warhol), scoprendo che il computer e diversi floppy disk erano conservati nel museo senza che nessuno li avesse mai controllati. Analizzare dei floppy di oltre 20 anni non era un’impresa facile e quindi Cory ed il museo di Andy Warhol hanno contattato il Computer Club della Carnegie Mellon University. Dopo 3 anni di lavoro, sono state recuperate 18 immagini, 12 delle quali firmate da Warhol. Le opere ritrovate, considerate le ultime creazioni del genio americano, saranno esposte all’Andy Warhol Museum.
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