Nel Luglio scorso, il rapper e business man Sean Carter, ha collaborato con Samsung per pubblicare il nuovo album "Magna Carta Holy Grail", vendendo un milione di copie in un giorno dato che gli utenti della multinazionale hanno scaricato il disco in modo gratuito. Questa mossa ha fatto apparire il rapper, ma solo inizialmente, come un uomo d'affari potente ed innovativo. Quindi fin qui tutto bene, però, sia questa che le ultime iniziative commerciali di Jay-Z, hanno effettivamente contribuito a danneggiare la sua immagine. Secondo una ricerca condotta dall'esperto Jeetendr Sehdev, la collaborazione tra Jigga e Samsung è considerata la seconda mossa commerciale più odiata del 2013, dopo quella tra Justin Bieber e OPI. Le migliaia di persone intervistate da Sehdev hanno dichiarato che Jay-Z è la prima tra le ottanta celebrità meno influenti per quanto riguarda le loro decisioni. L'intervistatore ha aggiunto che, mentre Jay-Z resta popolare per gli americani di tutte le età, il suo brand è privo di un tassello fondamentale che li convinca a spendere i soldi guadagnati duramente nel corso dell'anno. Quel fattore mancante, indispensabile, si chiama autenticità. I tantissimi consumatori intervistati hanno affermato che, nonostante lo slogan di Jay-Z sia "Never Change", loro non sanno più cosa egli rappresenti ancora. L'indagine ha rilevato che il rapper ha ottenuto il 70% in meno dei suoi soliti consensi, per quanto riguarda le categorie come serietà ed onestà, dato che ogni sua mossa è vista solo per fini economici.
Sehdev ha fatto sapere che i consumatori lodano l'intelligenza di Jay-Z, ma che essi mettono in dubbio la sua integrità come artista, perchè nella sua musica il rapper fa spesso riferimento a prodotti commerciali da promuovere. Solo in "Magna Carta Holy Grail" infatti, il rapper nomina otto differenti brand lussuosi per oltre 20 volte. Per questa ragione, i critici musicali hanno visto in questo album più una iniziativa di business, piuttosto che una creativa. Inoltre Sehdev ha fatto sapere che gli intervistati dubitano del ruolo di Jay-Z stesso nel processo creativo dei suoi brani. Ad esempio, molti si chiedono "E' proprio lui a scrivere le canzoni? E' lui che sceglie gli artisti con cui collabora? E' solo il volto di un impero per fare soldi?"
A danneggiare ulteriormente la sua immagine sono anche le scelte di Jigga fuori dal contesto musicale. Dopo aver acquistato una parte dei New Jersey Nets, si è proposto come il volto del cambio della franchigia a Brooklyn, suo quartiere natale. Dopo questo movimento importante, Jay ha venduto la sua quota del team in meno di un anno. Gli intervistati hanno commentato questa scelta come un segno di poca lealtà verso i tifosi, e ha fatto sorgere il dubbio che gli affari del rapper venissero prima dei suoi fan.
Le ultime tre mosse di Jay-Z che gli hanno creato problemi di immagine sono state: la sua linea di sigari (da 250 $ l'uno), il suo profumo (da 150 $) e la sua collaborazione con Barneys New York (una t-shirt nera costava 995 $, un pantaloncino 2.590 $, una hoodie 1.275 $, un passamontagna 695 $ e così via). Il fatto che il rapper sfrutti la sua potenza mediatica per incrementare in questo modo i suoi introiti, lo ha fatto percepire dal pubblico come un avido senza scrupoli.
Sehdev però ha elogiato la presenza di Jay-Z sulla copertina di Vanity Fair, che ha messo in luce le sue attività sociali e la sua vita familiare, cose che gli hanno permesso di fare un passo positivo verso la riconquista della fiducia da parte dei consumatori. Il giornalista ha espresso la sua opinione al riguardo "Raramente vediamo la sua vita reale e com'è veramente. Per riconquistare il suo pubblico Jay dovrà dare maggior risalto alla sua vera personalità e, occupandosi principalmente dell'aspetto musicale della sua vita, ritroverà l'apice del suo successo".
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