Gli scienziati si sono interessati alla velocità di elaborazione delle informazioni visive e quindi dei soggetti sono stati invitati a concentrarsi su determinate immagini, riducendo progressivamente il tempo di visualizzazione di ognuna di esse. Mary Potter ha dichiarato “questo studio dimostra come la nostra capacità abbia un meccanismo molto concettuale in cui il cervello compie tutto il lavoro di recupero dell’informazione a partire da pochissimi elementi visivi”.
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