martedì 19 novembre 2013

SURFABLOG.COM X REDBULL.IT: BANKSY CONQUISTA NEW YORK CITY

Nei giorni scorsi sono successe talmente tante cose nella musica e nello sport, inerenti al Rap e all'Hip-Hop, che non ho avuto modo di raccontarvi cosa stava accadendo contemporaneamente nel mondo della street art. Visto che i graffiti fanno parte dell'universo Hip-Hop (essendo considerati una delle 4 arti), oggi vi parlo di Banksy: uno dei miei artisti contemporanei preferiti, a tal punto che gli ho dedicato una categoria sul mio SURFAblog.Com.


Banksy è un personaggio misterioso, del quale non è nota l'identità. Si sa solo che è cresciuto a Bristol e che dovrebbe essere nato tra il 1974 e il 1975. Le sue opere sono spesso a sfondo satirico e principalmente riguardano l'etica, la politica e la cultura. Banksy, che era solito dire a sua madre che di mestiere faceva l'imbianchino, è diventato, negli anni, uno dei maggiori esponenti della street art, realizzando opere in tutto il mondo. La sua tecnica preferita è da sempre lo stencil, ed in passato ne aveva realizzato uno anche in Italia, precisamente in Via Benedetto Croce a Napoli, ma è stato cancellato da un writer anonimo nel 2010. Nel 2009 Banksy ha realizzato un film documentario dal titolo "Exit Through The Gift Shop", che ha riscosso un ottimo giudizio della critica ed ha incassato 5.308.000 di $ al botteghino; nello stesso anno ha anche creato la sigla di un episodio dei Simpson. La fama dell'artista è cresciuta al punto che, nel Giugno del 2013, una sua opera chiamata "Slave Labour" è stata sradicata da un muro ed è stata venduta per 1 milione di €. Ultimamente Banksy ha fatto molto parlare di sè per un suo progetto realizzato per le strade di New York. Il primo Ottobre scorso, infatti, l'artista è sbarcato nella Big Apple per creare la collezione "Better Out Than In", quindi ha soggiornato a Manhattan e dintorni per un mese intero, realizzando nuove opere sui muri della città. Mentre tutto il web ed i suoi fan di tutto il mondo restavano estasiati da questi nuovi street art, il Sindaco di New York non era dello stesso avviso. Bloomberg ha infatti deciso di usare il pugno di ferro con l'artista dichiarando: "Rovina la proprietà privata. La mia definizione di arte non è quella di rovinare la proprietà dello Stato. E la legge mi dà ragione". Il Sindaco ha quindi chiamato la squadra anti-vandali, accusata dalla comunità dei writer di utilizzare metodi molto violenti. Ogni mattina però Banksy realizzava qualcosa di nuovo nella Grande Mela, senza essere mai scoperto in flagrante. Banksy è andato avanti così per 31 giorni, creando ben 27 opere. L'ultima di queste è stata realizzata sul muro di un edificio sulla Long Island Expressway, lungo la strada dell'aeroporto J.F. Kennedy, precisamente tra Borden Avenue e la 35esima strada. Banksy ha reso nota la notizia attraverso il suo sito postando le foto dell'opera e scrivendo: "E questo è tutto. Grazie per la vostra pazienza. E' stato divertente. Salvate 5 Pointz. Ciao". Per chi non sapesse cosa sia, ho scritto un articolo su RedBull.It in cui parlavo di 5 Pointz: un vecchio complesso industriale a Long Island considerato la Mecca dei writer, ma che purtroppo sta per essere demolito. Per concludere, Banksy probabilmente riproporrà lo stesso trattamento riservato a New York, anche ad un'altra metropoli americana, come Los Angeles. Per ora però l'artista ha già portato a casa un risultato importante: Banksy 27 - Bloomerg 0.
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