martedì 9 luglio 2013

SURFABLOG.COM X REDBULL.IT: DIMMI CHE COPERTINA HAI, TI DIRO' CHE HIP-HOP SEI

Ultimamente stavo constatando come fosse cambiato l'immaginario Hip-Hop col passare degli anni. Un cambiamento a 360 gradi che si può notare immediatamente dal look ai video e dal vestiario alle foto. Basta fare un salto in un negozio musicale (fisico o digitale) per rendersi conto che tutte le copertine dei dischi di Rap americano di maggior successo del 2013, sono costituite solo dall'artwork. L'artwork è tutto ciò che ha a che fare con una copertina di un disco: le immagini, le foto, i font delle scritte e l'impostazione grafica. Nel 2013 sembra quasi sparita la figura del fotografo che scatta foto su foto e che poi sceglie quella migliore per la cover.Ultimamente invece, sfogliando un catalogo di dischi hip hop, troviamo solo immagini di vario tipo, lavorate e modificate con Photoshop. A volte il nome dell'artista o il titolo del disco, non sono neanche riportati e li scopriamo da didascalie esterne o solo perché siamo fan del rapper in questione. Questa degli artwork è una mossa in controtendenza, che sottolinea ancor di più la potenza di un genere che ha talmente spopolato, che i rapper ormai sono così famosi da essere riconosciuti solo attraverso la propria voce e non più dalla loro immagine. Ormai la promozione di un album è in gran parte sul web, attraverso i social network, quindi chi vuole sapere quando uscirà l'album di un determinato artista ne viene a conoscenza direttamente sulla sua pagina, sapendo già quindi come sarà la copertina di quel disco.
Solo negli ultimi 2 mesi sono usciti 4 top album con la copertina con l'artwork: Jay-Z con "Magna Carta Holy Grail", Kanye West con "Yeezus", J. Cole con "Born Sinner e The Dream con "IV Play". Negli ultimi 10-15 anni invece, le copertine erano totalmente diverse rispetto ad oggi. Le cover erano costituite da semplici primi piani dell'artista in questione e da due scritte: nome e titolo. E il volto del rapper nella foto comunicava già il mood dell'album che il fan avrebbe ascoltato una volta scartato. La foto era tutto ed i fotografi erano considerati fondamentali per la realizzazione della cover. Per citare alcuni esempi: Jay-Z con "Blueprint 2"; 50 Cent con "Curtis"; Nelly con "Nellyville" e Rick Ross con "Teflon Don". In ogni caso, la copertina costituita solo dagli artwork non è una trovata nata negli ultimi dodici mesi. Ci sono alcuni esempi storici che già negli anni '90 anticipavano questa tendenza. Per quante poche fossero le copertine di questa tipologia, non possiamo non citare Dr.Dre con "2001", gli A Tribe Called Quest con "The Low End Theory", Snoop Dogg con "DoggyStyle" e Pete Rock con "Hip Hop Underground Soul Classics". Back to the origins!
Surfa