Un paio di giorni fa, i boss di MySpace avevano licenziato oltre 500 dipendenti, ovvero quasi la metà del personale (precisamente il 47%). A confermarlo è stato l'amministratore delegato Mike Jones. Nonostante il restyling MySpace non riusciva comunque a far testa a Facebook e Twitter. Già nel 2009 aveva infatti ridotto drasticamente il personale con la chiusura delle sedi in Argentina, Brasile, Canada, Francia, Messico, Russia, Svezia e Spagna e di conseguenza anche la sezione italiana. La scelta comunicata ieri è stata ancora più rigida: il gruppo aziendale ha 3 possibilità: vendere, chiudere o fondersi con qualche altro sito.
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