sabato 15 aprile 2017

ADIDAS SI DIFENDE DALLE CRITICHE RIGUARDO LO SFRUTTAMENTO DEGLI OPERAI CHE REALIZZANO LE YEEZY

Il Mirror ha pubblicato un articolo in cui accusava Kanye West ed adidas Originals, di sfruttare i loro operai cinesi impegnati nella fabbricazione delle Yeezy 350 V2.


Le sneakers sono realizzate da persone che lavorano 10 ore al giorno, per sei giorni alla settimana e pagati 173 € al mese, ovvero 47 € in meno rispetto al prezzo di retail di ogni scarpa. La cifra di 173 € mensile è soltanto 7 € in più rispetto al minimo consentito dalla legge cinese ed inoltre ogni dipendente è costretto ad arrivare 15 minuti prima dell’inizio del suo turno, per cantare insieme ai suoi colleghi l’inno dell’azienda.
A solo un giorno di distanza dal post, adidas ha risposto alle accuse in questo modo:
“La società è totalmente impegnata a tutelare i diritti dei lavoratori e a garantire delle condizioni di lavoro eque e sicure nelle fabbriche occupate nella produzione globale. Inoltre l’articolo del Mirror presenta delle inesattezze numeriche, dato che i dipendenti ricevono dei benefit, dei bonus, dei buoni pasto e dei premi di anzianità. I nostri lavoratori ricevono un reddito medio mensile pari al doppio rispetto a quello standard in quelle regioni. Inoltre i posti di lavoro disponibili rispettano gli standard della Labour Organization e delle Nazioni Unite. Infine tutte le nostre fabbriche sono soggette a controlli della salute e della sicurezza, condotti da terze parti indipendenti ed provenienti dalla Fair Labor Association.”
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