giovedì 6 dicembre 2018

SURFABLOG.COM INTERVISTA L’NBA HALL OF FAMER DINO RADJA

Martedì, in occasione dell’inaugurazione dell’NBA Store a Milano, ho avuto il piacere di intervistare Dino Radja, ex cestista croato, che dal 2018 è fra i membri della Naismith Memorial Basketball Hall of Fame. Dino ha militato in Europa (anche in Italia a Roma) e nell’NBA, dove ha giocato 4 stagioni con i Boston Celtics. Vai su “Continua a Leggere” per scoprire cosa ci siamo detti.


Ciao Dino, qual è il momento della tua carriera NBA che ricordi con più piacere?
“Per un ragazzo croato andare in America nel ’93, quando non c’era internet, era un fatto molto importante. Prima di arrivarci conoscevo questi grandi giocatori NBA, e credere di poter giocare con loro è stato molto difficile. Prima degli States ho fatto 3 anni a Roma fondamentali, che mi sono serviti come giocatore e come uomo. Il momento più bello è stato l’esordio e la soddisfazione di riuscire ad essere competitivo a quel livello.”

Un’altra soddisfazione è arrivata quest’anno quando hai ricevuto il riconoscimento della Hall of Fame. Cosa hai provato?
“E’ stato incredibile. 6 mesi prima dell’evento mi è arrivata la chiamata e ho pianto per diversi giorni. Mi ero confrontato con un mio collega che prima di me, era stato inserito nella Hall of Fame e mi ha detto “Non puoi ricordare nulla di ciò che ti prepari, è più grande di quello che pensi!” Ho giocato davanti decine di migliaia di persone, ho disputato finali, pensavo di essere pronto ed invece quando sono stato chiamato per fare il mio discorso, mi sentivo anestetizzato. Sembrava di sognare e facevo fatica a concentrarmi. E’ stato un momento davvero emozionante che ricorderò per sempre.”

Che ricordo hai dell’Italia come Paese?
“Noi croati siamo da sempre molto legati all’Italia. Vi vediamo ogni giorno dalla costa. La lingua l’ho imparata facilmente e quando ho vissuto da voi, mi sono sentito a casa. Le persone sono molto simili a noi ed ancora oggi ho amici a Roma. Vado a sciare a Livigno e mi trovo benissimo qui.”

Che differenza c’è tra il basket italiano e quello NBA?
“Oltre al fatto che in NBA c'è il livello più alto del pianeta, la differenza sostanziale sta nella fisicità. Dopo una partita di basket americano mi sentivo come se mi fossi chiuso ore a fare pesi in palestra. Anche i ritmi sono diversi, infatti giocavo anche 5 volte a settimana. Capitava di svegliarmi in un hotel e non sapevo in che città ero.”

Com’è stato giocare contro Michael Jordan? E’ davvero il più forte della storia?
“Sì lo è. Era il più forte perché faceva tutto con grande naturalezza. Giocare contro di lui è stato un sogno, ma in campo ognuno di ovviamente voleva vincere.”

Che ne pensi dell’apertura dell’NBA Store a Milano?
“Il mondo digitale ha creato delle possibilità enormi ed ha permesso ai fan di tutto il mondo di avvicinarsi all’NBA. Aprire un negozio così a Milano è una grande mossa. Milano è la capitale dello shopping nel mondo e questo store non poteva mancare.”

Segui altri sport oltre al basket?
“Mi piace il calcio. Essendo europeo, come tutti, è impossibile non seguirlo. Sono contento della vittoria di Modric al Pallone d’Oro e sono felice di quello che è riuscita a fare la nostra nazionale al Mondiale. Siamo una nazione piccola, ma ogni sportivo è molto legato alla sua patria e da il massimo quando indossa i colori blu, rosso e a scacchi.”

Tifi qualche squadra di calcio?
“Sì, la Roma!”

Ringrazio Dino Radja per la disponibilità e Connexia & NBA per l’invito.
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