Giovedì, durante l’evento Nike per il lancio della “What the Mercurial 2”, ho avuto il piacere di intervistare Pietro Pellegri, un giovane calciatore italiano attaccante del Monaco. A pari merito con Amadei, detiene il record di precocità di esordio in Serie A (15 anni e 280 giorni) ed ha segnato il suo primo gol nella massima serie, durante un match storico: l’ultima partita di Francesco Totti. A 16 e 112 giorni, è diventato il più giovane calciatore a realizzare una doppietta in Serie A e a Gennaio 2018 è stato acquistato dal Monaco per 31 milioni di €. Vai su “Continua a Leggere” per l’intervista a Pietro Pellegri.
Hai segnato durante la partita dell’addio di Totti. Che scarpa avevi in quell’occasione?
“Indossavo la Mercurial ed è una scarpa che mi porta sempre bene. Con lei ai piedi ho fatto il record d’esordio in Serie A, in Ligue 1, la prima doppietta in Serie A e anche il gol nell’addio di Totti. Mi porta fortuna e spero di continuare ad indossarla.”
Che cosa ricordi di quell’esperienza?
“E’ stato davvero emozionante, visto che mi sono trovato catapultato in quel mondo. Io giocavo in Primavera, ma piacevo molto a Juric, che essendo l’allenatore della prima squadra, mi ha convocato il 22 Dicembre del 2016 a Torino dove ho esordito. Poi non avrei mai pensato che mi avrebbe messo titolare all’addio di Totti: una partita così importante con uno stadio con 80.000 spettatori. Io sono riuscito a ripagare la sua fiducia facendo quella rete.”
Prima di scendere in campo ascolti musica?
“Quasi mai. Quando mi capita, ascolto molto Rap americano.”
Quali sono i tuoi rapper preferiti?
“Drake, French Montana e Rick Ross.”
Cosa si prova ad incontrare e a fare un evento con Ronaldo?
“Lui è uno dei miei idoli e spesso, prima di una partita, rivedo i suoi video. Oggi i ragazzi, quando sentono Ronaldo, pensano di più a Cristiano.. Forse il nome porta fortuna.”
Qual è l’ultima sneaker che hai comprato?
“Una di Valentino.”
Secondo te come finirà questa stagione?
“E’ una bella sfida, particolarmente tra Lazio, Roma e Inter. Spero l’Inter arrivi in Champions perché sono interista.”
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